Da Barletta una notizia emblematica e che fa riflettere: funzionari e persone preposte a controllare i cantieri ricevevano tangenti e in cambio chiudevano un occhio sul rispetto delle norme di sicurezza. I costi della politica possono uccidere..
dalla Gazzetta del Mezzogiorno
Avveniva
letteralmente sottobanco o, meglio, sotto una scrivania, lo scambio
di danaro tra i malavitosi implicati nella vicenda di tangenti nel
Nord Barese. Vicenda portata alla luce dalla Guardia di Finanza che
ha arrestato all’alba 16 persone, compresi funzionari pubblici e
anche un carabiniere e un consigliere provinciale del partito
Socialista autonomista.
Si
chiama Antonio Angelo Volponi, ed è di Bari, l’ispettore 52enne
della direzione provinciale del lavoro di Bari arrestato insieme ad
altre 15 persone nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti
chieste ad imprenditori, in alcuni casi compiacenti, per evitare
sanzioni per irregolarità sul luogo di lavoro.
Oltre
a Volponi, sono finiti in carcere un funzionario dell’ufficio
provinciale del lavoro, Giovanni Maldera, di 50 anni, di Corato,
Nicola Spacciante, di 47 anni, consulente del lavoro di Bari, il
bitontino Giuseppe Gesualdo di 48 anni ed il biscegliese Aldo
Tangorra di 55 anni, entrambi funzionari pubblici.
Arresti
domiciliari, invece, per un carabiniere di Turi, Diego Guarnaccia, di
37 anni, Enza Petrizzelli, di 39 anni, di Corato, i bitontini
Giuseppe Siragusa di 58 anni, Francesco Vitucci di 42 anni, Domenico
Mundo di 48 anni e Carlo Stragapede di 44 anni, il consigliere
provinciale di Barletta Salvatore Tupputi, di 57 anni, e un altro
barlettano, Luigi Riefolo, di 45 anni, Angela Lamparelli di 43 anni e
Nicola Summo di 41 anni, di Ruvo di Puglia, e il barlettano Ruggero
Amorotti di 48 anni, che risiede però a Trani.
Nel
corso delle indagini i militari hanno fatto intercettazioni
telefoniche e ambientali, piazzando una telecamera nell’ufficio
provinciale del lavoro di Bari. Dalle immagini, mostrate questa
mattina in procura a Trani, nel corso della conferenza stampa, alla
quale hanno preso parte il procuratore Carlo Maria Capristo, il pm
Michele Ruggero e il comandante della compagnia della guardia di
finanza di Barletta, Giulio Leo, si vede chiaramente lo scambio di
denaro sotto una scrivania: nella stanza un uomo, un imprenditore,
cede un plico con questa precauzione ad una persona, un funzionario.
Questo era un sistema, ma altre volte lo scambio di soldi veniva
fatto anche alla luce del sole, per strada.
Le
tangenti partivano da un migliaio di euro per arrivare fino
tre-quattromila euro, denaro che non è stato recuperato. Sono invece
stati sequestrati tre telefoni cellulari di ultima generazione,
sarebbero "regali" per compiacere i funzionari e altri
indagati.
''Se
ci sono altri imprenditori che hanno subito richieste di tangenti,
che abbiano il coraggio di denunciarlo alla nostra procura, alla
guardia di finanza e a chi ritengano competente, perchè certi fatti
di malcostume vanno perseguiti”.
E’
l'appello che il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha
rivolto stamattina agli imprenditori a margine della conferenza
stampa sull'operazione compiuta dalla guardia di finanza di Barletta
e di Bari, che ha arrestato, per i reati di corruzione e concussione,
16 persone; tra loro, un carabiniere, un assessore provinciale,
alcuni funzionari e un ispettore della direzione provinciale del
lavoro di Bari.