Tangenti a funzionari pubblici per evitare controlli nei cantieri

03 Aprile 2009   11:28  

Da Barletta una notizia emblematica e che fa riflettere: funzionari e persone preposte a controllare i cantieri ricevevano tangenti e in cambio chiudevano un occhio sul rispetto delle norme di sicurezza. I costi della politica possono uccidere..

dalla Gazzetta del Mezzogiorno

Avveniva letteralmente sottobanco o, meglio, sotto una scrivania, lo scambio di danaro tra i malavitosi implicati nella vicenda di tangenti nel Nord Barese. Vicenda portata alla luce dalla Guardia di Finanza che ha arrestato all’alba 16 persone, compresi funzionari pubblici e anche un carabiniere e un consigliere provinciale del partito Socialista autonomista.

Si chiama Antonio Angelo Volponi, ed è di Bari, l’ispettore 52enne della direzione provinciale del lavoro di Bari arrestato insieme ad altre 15 persone nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti chieste ad imprenditori, in alcuni casi compiacenti, per evitare sanzioni per irregolarità sul luogo di lavoro.

Oltre a Volponi, sono finiti in carcere un funzionario dell’ufficio provinciale del lavoro, Giovanni Maldera, di 50 anni, di Corato, Nicola Spacciante, di 47 anni, consulente del lavoro di Bari, il bitontino Giuseppe Gesualdo di 48 anni ed il biscegliese Aldo Tangorra di 55 anni, entrambi funzionari pubblici. Arresti domiciliari, invece, per un carabiniere di Turi, Diego Guarnaccia, di 37 anni, Enza Petrizzelli, di 39 anni, di Corato, i bitontini Giuseppe Siragusa di 58 anni, Francesco Vitucci di 42 anni, Domenico Mundo di 48 anni e Carlo Stragapede di 44 anni, il consigliere provinciale di Barletta Salvatore Tupputi, di 57 anni, e un altro barlettano, Luigi Riefolo, di 45 anni, Angela Lamparelli di 43 anni e Nicola Summo di 41 anni, di Ruvo di Puglia, e il barlettano Ruggero Amorotti di 48 anni, che risiede però a Trani.

Nel corso delle indagini i militari hanno fatto intercettazioni telefoniche e ambientali, piazzando una telecamera nell’ufficio provinciale del lavoro di Bari. Dalle immagini, mostrate questa mattina in procura a Trani, nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il procuratore Carlo Maria Capristo, il pm Michele Ruggero e il comandante della compagnia della guardia di finanza di Barletta, Giulio Leo, si vede chiaramente lo scambio di denaro sotto una scrivania: nella stanza un uomo, un imprenditore, cede un plico con questa precauzione ad una persona, un funzionario. Questo era un sistema, ma altre volte lo scambio di soldi veniva fatto anche alla luce del sole, per strada.

Le tangenti partivano da un migliaio di euro per arrivare fino tre-quattromila euro, denaro che non è stato recuperato. Sono invece stati sequestrati tre telefoni cellulari di ultima generazione, sarebbero "regali" per compiacere i funzionari e altri indagati.

''Se ci sono altri imprenditori che hanno subito richieste di tangenti, che abbiano il coraggio di denunciarlo alla nostra procura, alla guardia di finanza e a chi ritengano competente, perchè certi fatti di malcostume vanno perseguiti”.

E’ l'appello che il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha rivolto stamattina agli imprenditori a margine della conferenza stampa sull'operazione compiuta dalla guardia di finanza di Barletta e di Bari, che ha arrestato, per i reati di corruzione e concussione, 16 persone; tra loro, un carabiniere, un assessore provinciale, alcuni funzionari e un ispettore della direzione provinciale del lavoro di Bari.



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