Tangenti ricostruzione, Idv e Prc: Chiodi riferisca in Consiglio

Mascitelli: continua l'emergenza morale

02 Agosto 2010   15:33  

I consiglieri regionali dell'Italia dei Valori esprimono, in una nota, "profonda preoccupazione per il riemergere della questione morale in Abruzzo". "Questa volta - dichiarano - la Procura Antimafia dell'Aquila ha assunto un provvedimento di arresto nei confronti di Ezio Stati e di Marco Buzzelli, rispettivamente padre e compagno di vita dell'Assessore regionale Daniela Stati e lambisce la maggioranza di Governo alla Regione. I fatti contestati parlano di presunte tangenti per la ricostruzione dell'Aquila e fanno trasparire un quadro allarmante in cui i risvolti sono ancora tutti da chiarire. Le dimissioni di Daniela Stati da Assessore regionale confermano la gravita' del quadro delle accuse e per tanto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha il dovere politico e morale di riferire sull'accaduto domani stesso in Consiglio Regionale".

Sulla stessa lunghezza d'onda Rifondazione. "Ci risiamo - dichiara Maurizio Acerbo, consigliere regionale - quando la politica viene concepita come un’azienda dalla quale trarre interessi e convenienze personali, vengono fuori storie di malaffare.
Esce confermata - scrive in una nota Acerbo - la posizione di assoluta intransigenza sulla questione morale che Rifondazione Comunista ha sempre tenuto in questi anni scontrandosi con l’andazzo bipartisan prevalente nella politica abruzzese.
Dopo la Sanitopoli che ha portato alla caduta del Governo di centrosinistra in Abruzzo, oggi siamo costretti ad assistere all’indagine aperta dalla Procura dell’Aquila nei confronti dell’Assessore Regionale alla protezione civile Daniela Stati, indagata per corruzione in relazione a fatti che riguardano la ricostruzione post-sisma.
Si conferma il paradosso di un bipolarismo in cui si passa costantemente dalla padella alla brace. A Montesilvano l’amministrazione di centrodestra si è resa immediatamente protagonista di inchieste giudiziarie relative a concorsi truccati. Ora è il turno della Regione.
Come abbiamo sempre sostenuto non può essere il centrodestra a candidarsi per una svolta nel segno della legalità.
E’ ancor più grave il fatto che i reati ipotizzati dagli inquirenti siano relativi alla gestione del post-terremoto. Oltre alle cricche nazionali dobbiamo prendere atto che sono operative anche cordate a carattere locale.
L’inchiesta attesta che anche nelle file dei politici e degli amministratori abruzzesi si annida la pratica del malaffare nella tragedia del terremoto.
Questo nuovo filone di indagini - prosegue Acerbo - colpisce non solo la Stati, il padre, il compagno  ma altri pezzi importanti del centrodestra e del mondo dell’imprenditoria a loro legati.
Ricordiamo che la Marsica è una roccaforte del PDL, che marsicani sono il coordinatore regionale e senatore Piccone, il presidente della Provincia Del Corvo e soprattutto la famiglia Letta.
Emerge il quadro anche della continuità dei sistemi di potere sotto il vestito nuovo del PDL.
Ezio Stati, già condannato in passato, candida la figliola che diventa assessore regionale per continuare l’attività di famiglia.
Esprimiamo solidarietà a questa vittima di pessime tradizioni.
Pur nel garantismo che da sempre contraddistingue le nostre prese di posizione, non possiamo esentarci dall’esprimere la più ferma condanna per questi episodi di corruzione, che contribuiscono sempre più ad allontare i cittadini dalla politica, anche da quella pulita, quella che da sempre caratterizza l’operato di Rifondazione Comunista.
Il Presidente Chiodi - conclude Acerbo - che è anche commissario per la ricostruzione ha il dovere di riferire domani in Consiglio Regionale su questi gravi fatti".

MASCITELLI: EMERGENZA MORALE INFINITA

"Gli arresti eccellenti di queste ore dimostrano quello che l'IdV sta sostenendo da sempre: nella nostra regione l'emergenza morale non solo non e' finita, ma continua ad alimentarsi, anche dentro le istituzioni, in una cappa di omerta' e in una rete diffusa di connivenze, per favorire come sempre gli amici e gli amici degli amici". Lo afferma il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori Abruzzo, senatore Alfonso Mascitelli, commentando le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il padre dell'assessore regionale Stati. "Eravamo rimasti inascoltati - prosegue Mascitelli - nella nostra denuncia politica e nell'allertare che questo centrodestra, presentatosi come una novita', in realta' non e' altro che la prosecuzione diretta e indiretta del vecchio sistema di gestione del potere, collaudato dal trio Aracu-Domenici-Masciarelli. Non a caso chi oggi, dentro il centrodestra, ricopre cariche istituzionali importanti, aveva ruoli di responsabilita' politica gia' all'epoca in cui risale la prima deriva morale della nostra regione. E oggi i cittadini abruzzesi, costretti a pagare tasse maggiorate per le colpe della classe politica, si trovano di nuovo ad essere governati dai buoni-benzina omaggio, dai concorsi truccati, dai tentativi di vendere immobili ASL a prezzi moltiplicati, dai rapporti amicali e familiari che cercano affari anche nella ricostruzione del terremoto". "Ora qualcuno avra' anche l'ardire di dirci che siamo i soliti giustizialisti - conclude Mascitelli - come se parlare di bisogno e necessita' di giustizia, in una terra martoriata dalla crisi economica e dalle conseguenze devastanti del terremoto, sia diventato un fastidio e un disturbo per i soliti manovratori".


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