Tangenti sanità: Domenici attacca Angelini ed Aracu

17 Gennaio 2013   13:23  

L'ex assessore regionale Vito Domenici ha aperto, questa mattina, la fase del processo su presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese dedicata all'esame degli imputati.

Davanti ai giudici del tribunale di Pescara Domenici ha parlato della prima cartolarizzazione e dei rapporti con l'ex titolare di Villa Pini Vincenzo Angelini e con il deputato Sabatino Aracu, all'epoca dei fatti coordinatore regionale di Forza Italia. L'imputato ha sostenuto che nel novembre del 2003 fu nominato assessore alla sanita' su indicazione di Aracu e su sollecitazione dell'allora presidente della Regione Giovanni Pace.

"Ero diffidente rispetto a questo incarico perche' la sanita' era il settore piu' difficoltoso e pericoloso. Secondo me - ha detto - era un modo per farmi bruciare in vista di una elezione".

Domenici ha aggiunto che quando e' arrivato alla guida della sanita' il settore era strutturato male e che, quindi, chiese aiuto a Giancarlo Masciarelli.

Sulla prima cartolarizzazione ha detto che e' stata scritta dal settore tecnico dell'assessorato alla sanita' e da Masciarelli. L'ex assessore ha anche sostenuto di non aver mai parlato di cartolarizzazione con Angelini: "non ho mai avuto incontri privati con lui in quanto c'era una sensazione abbastanza diffusa che fosse un gran corruttore".

Domenici ha evidenziato di aver avuto il sospetto che l'ex patron di Villa Pini conoscesse in anticipo tutti i provvedimenti adottati dalla Regione. Relativamente ad Aracu ha sostenuto che i rapporti tra loro sono stati sempre di inimicizia.


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