È l'ora delle contromosse. Parte l'indagine difensiva per Ezio Stati, da ieri ai domiciliari nella sua abitazione di Avezzano, che ha dato mandato ai suoi avvocati di svolgere una attività parallela a quella della Procura dell'Aquila che lo ha indagato per corruzione nell'ambito della ricostruzione post-terremoto.
Una indagine parallela finalizzata a produrre elementi che scagionino Stati dalle accuse, infondate per la difesa, e in grado di portare, in sede dibattimentale, prove dell'innocenza dell'ex consigliere regionale di Forza Italia. Per accertare, insomma, la reale genesi della vicenda.
Ed è a Roma che, secondo gli avvocati Milo e Iacone, dovranno spostarsi le proiezioni investigative, è lì che va approfondito il rapporto fra Finmeccanica e la squadra di calcio Valle del Giovenco.
I legali di Stati, che ieri hanno fatto visita all'ex tesoriere della Dc, tornano poi a ribadire la debolezza degli elementi in mano agli inquirenti: l'inchiesta si basa solo sulle intercettazioni, che, per loro, sarebbero state male interpretate dall'accusa; tesi questa sostenuta già in sede di primo interrogatorio, all'indomani dell'arresto.
Stati, che con la fine della reclusione in carcere ha interrotto lo sciopero della fame, non potrà avere contatti con la figlia Daniela, indagata insieme a lui per corruzione, ma solo con la moglie e l'altro figlio.
Scontano invece ancora il carcere e gli arresti domiciliari l'ex deputato Vincenzo Angeloni, rinchiuso al Regina Coeli di Roma dove sarà nuovamente interrogato domani pomeriggio, e il convivente della Stati, Marco Buzzelli, per i quali gli avvocati hanno presentato oggi istanza di revoca delle misure cautelari. Analoga richiesta sarà presentata per l'amministratore delegato di Selex Sabatino Stornelli, con obbligo di dimora a Roma.