Viviamo un periodo difficile, un periodo in cui, per la prima volta, i figli sanno che vivranno "peggio" dei padri.
Se fino a ieri era quasi naturale pensare che il progresso ci avrebbe consentito di migliorare sempre la nostra condizione sociale, oggi tutto questo non è più possibile.
Noi siamo la generazione che dovrà affrontare duri sacrifici, che dovrà riparare gli errori dei nostri padri e delle nostre madri.
Siamo la generazione della ricostruzione della città dell'Aquila e del rilancio delle altre città abruzzesi.
Siamo la generazione che non riesce a "crescere" tenuta sempre "bambina" come una sorta di Peter Pan moderno dai nostri genitori.
Siamo i fannulloni, i mammoni senza possibilità d'appello.
Siamo i giovani precari che lavorano e cercano di tenerselo il lavoro, mentre gli anziani impiegati leggono il giornale aspettando la pensione
Noi siamo i giovani del terremoto, che hanno visto in faccia la morte.
Siamo quelli che non credono più nel destino, ma che il destino se lo costruiscono.
"Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata."diceva Ignazio Silone.
Un augurio sincero, che i nostri genitori inizino veramente a farsi da parte e a darci la possibilità di crescere e confrontarci col mondo, di plasmarlo come noi vogliamo.
Vogliamo augurare a tutti gli abruzzesi un tranquillo e sereno Natale di rinascita comune.
Vogliamo dare testimonianza dei tantissimi auguri che abbiamo ricevuto e che ripubblichiamo in questa galleria fotografica.
Buon Natale!