Tasse, Cialente: "Con quello che sta accadendo a Roma, la vedo dura..."

Il sindaco è in contatto telefonico con Letta

02 Novembre 2011   11:55  

“Con quello che sta accadendo a Roma, figuriamoci se pensano a noi”. È pessimista il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, in contatto telefonico con il sottosegretario Gianni Letta. L'uomo di governo aveva ricevuto, lunedì a Roma, il commissario Gianni Chiodi, tornato ottimista, anche se senza alcun risultato concreto.

Sul tappeto, ancora la questione tasse, la cui proroga, per la restituzione di quanto non pagato nel periodo di sospensione post-sisma, è scaduta il 31 ottobre.
Senza un provvedimento governativo, decine di migliaia di cittadini subiranno un vero e proprio salasso nei prossimi giorni. L'80% delle tredicesime andrà in fumo.
E per alcuni, come i dipendenti di Enelgas e Ministero dell'Interno, le ritenute sono scattate già sulla busta paga di ottobre. Si tratta dei più sfortunati perché ormai, anche se dovesse arrivare l'atteso provvedimento, di certo non avranno indietro quei soldi.

Si attendono lumi, poi, dall'Agenzia delle Entrate, che deve ancora indicare le modalità di restituzione, ad oggi ignote persino ai professionisti del settore, tributaristi, consulenti del lavoro e commercialisti.

È nel caos il sistema imprenditoriale, il meccanismo della restituzione è particolarmente complesso per le aziende che devono far fronte ad una molteplicità di tributi, ritenute e acconti.

Si lavora, intanto, anche sul fronte ripresa economica. Il commissario ha firmato assieme al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani una lettera al vice presidente della Commissione europea, Joaquin Almunia, per denunciare i ritardi – definiti “inaccettabili” - che stanno accompagnando l'iter istitutivo della Zona franca urbana.
Almunia, ricorda Chiodi, fa parte dell'Alleanza progressista, la stessa cui appartengono gli italiani del Partito democratico. Di qui, l'invito del governatore al Pd a sollecitare il suo “collega di partito”.
Scaricare le colpe sul Pd? Cosa “delirante” dice l'onorevole Giovanni Lolli che spiega: “La pratica è ferma perché è stata impostata male dal governo”.

Il Consiglio comunale, si prepara alla trasferta di Bruxelles prevista per fine mese. Gli amministratori comunali, tentano l'ultima carta per spiegare all'Europa le ragioni dell'Aquila.

servizio Marco Signori
montaggio Alessandro Di Giacomantonio


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