Teate Marrucinorum: sito archeologico in provincia di Chieti

15 Marzo 2012   12:21  

Chieti,l'antica Teate, principale centro dei Marrucini e, dal I sec. a.C., importante municipio romano, conserva del suo passato numerose e importanti emergenze archeologiche, ben inserite nell'attuale contesto urbano.

I Tempietti romani, nell'omonima piazza, riferibili al I sec.d.C., si presentano nelle sembianze originali, dopo l'accurato restauro del 1935 che ha rimosso tutte le innovazioni apportate. Il complesso è formato da tre piccoli templi, due dotati di pronao, cella e cripta, mentre il terzo, notevolmente più piccolo, manca del pronao.

Essi si ergono su di una base, costituita da cripte e corridoi, che appoggia su di una costruzione più antica i cui resti sono visibili nelle cripte aperte nell'alto podio.

Il Teatro Romano, situato in via di Porta Napoli, è il maggior monumento esistente anche se scavato solo in parte. La cavea aveva un diametro di m.84  ed entrava con la parte mediana nel pendio della collina, mentre le ali erano scoperte. Dell'edificio, del II sec. d.C., è ancora ben visibile la zona nord-orientale corrispondente al muro esterno dell'antica gradinata per gli spettatori.

L'Anfiteatro si trova nella parte più alta della città, all'interno dell'area della Civitella. Nel 1982, durante gli scavi per la  costruzione di un serbatoio idrico, sono venuti alla luce i resti dell'anfiteatro romano del I sec. d.C. e, accanto, quelli dell'area sacra di età repubblicana. L'Anfiteatro di forma ellittica seguiva l'andamento naturale del terreno, lungo le pendici orientali dell'antica acropoli della Civitella. Oggi è compreso nel Parco Archeologico della Civitella, sito di eccezionale importanza, la cui visita procura emozioni uniche.

La cisterna romana, in via delle terme Romane, risalente al I sec. d.C., è stata edificata per la raccolta dell'acqua piovana. Lunga m 60 e larga m.14,65, è divisa, nel senso della lunghezza, in nove grandi vani larghi ciascuno circa m 6. L'edificio costituiva il serbatoio di acque destinate ad alimentare, per mezzo di un sistema di condotti, le terme.

Alle terme, riferibili al I sec. d.C., si accede mediante un'ampia gradinata in pietra. Qui vi sono due magnifiche sale con pavimenti a mosaico, da cui si entra negli ambienti detti Frigidarium, Tiepidarium e Calidarium. Interessante è il sistema, perfettamente visibile, che permetteva la circolazione dell'aria calda ed il riscaldamento delle piscine grazie ad una caldaia e ad un insieme di doppi muri e camini comunicanti.


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