L'incrocio di strade attorno a Piazza Selinunte, noto come la 'Perif' di Neima Ezza, uno dei trapper più celebri della zona di San Siro a Milano, è stato teatro di tensioni e disordini durante la notte di Capodanno. Questa zona, complessa e caratterizzata da case popolari abitate principalmente da migranti di seconda e terza generazione, ha visto un difficile intervento delle forze dell'ordine dopo che è stato appiccato fuoco a un cumulo di mobili e rifiuti in mezzo a una strada.
Nonostante le condizioni atmosferiche avverse, molte persone sono scese per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, concentrandosi principalmente in via Zamagna. Oltre ai tradizionali petardi e fuochi d'artificio, sono scoppiati diversi roghi che hanno richiesto l'intervento del reparto mobile della polizia, già schierato nella zona secondo il dispositivo predisposto dal questore Giuseppe Petronzi.
La situazione è sfociata in lanci di sassi da parte dei giovani presenti in strada quando la polizia è intervenuta. Un vetro di una camionetta della polizia è stato danneggiato, ma fortunatamente non si è ripetuta la guerriglia urbana vista nell'aprile del 2021.
Nonostante la tensione, non ci sono stati contatti diretti tra gli agenti e i giovani. A Milano, dove botti e petardi non erano vietati nonostante le precedenti ordinanze annullate dal Tar, la notte di Capodanno è stata caratterizzata da momenti difficili, anche a Quarto Oggiaro, un'altra periferia problematica, dove il cielo è stato illuminato da fuochi d'artificio e i vigili del fuoco hanno spento 40 roghi in tutta la città. In Piazza Duomo, nonostante l'assenza di concerti ufficiali, circa 25.000 persone hanno festeggiato il Capodanno senza particolari problemi.