Teodoro trasmigra nel Pdl, l'accoglienza di Pastore e Di Stefano

"Si frantuma il Partito Democratico"

18 Giugno 2008   11:04  

"Prima si spappola la maggioranza di Del Turco ora si frantuma il PD di D'Alfonso". Lo dice il senatore Andrea Pastore, coordinatorte regionale di Forza Italia, commentando le affermazioni del consigliere regionale Maurtizio Teodoro pronto a lasciare il Pd per approdare al Popolo della Liberta'. "Nella nostra regione - commenta il parlamentare - sta emergendo, con tutta evidenza, da una parte, la inconsistenza e la debolezza del governo regionale, dall'altra, la fragilita' del progetto del PD che deve mettere insieme tradizioni e sensibilita' tra loro inconciliabili: quella cattolica moderata e quella di sinistra fino ad oggi mantenuta insieme solo dalle occasioni di gestione del potere. Ne ha preso atto, con grande dignita' - conclude Pastore - il consigliere regionale Maurizio Teodoro che lasciando il PD ha confermato che in Abruzzo si va acquisendo piena coscienza che il voto moderato non puo' stare a sinistra".

 

 

"L'uscita di Maurizio Teodoro (Pd) dalla coalizione di governo regionale - per il senatore Fabrizio Di Stefano - e' l'ennesimo segnale dello sfaldamento inarrestabile che sta investendo il centro-sinistra".

"Apprezziamo e condividiamo - prosegue il coordinatore regionale di An - l'analisi negativa, seppur tardiva, che l'ex capogruppo della Margherita ha fatto dell'azione politica ed amministrativa del governo regionale e siamo ben consapevoli che, tra i banchi della maggioranza uscita dalle urne, non e' l'unico a pensarla in questa maniera. Se Del Turco puo' continuare a rimanere in sella alla guida della Regione Abruzzo, infatti, lo deve solo alla volonta' di An - sottolinea Di Stefano - che si e' battuta per far inserire nello Statuto l'elezione diretta del presidente e averne voluto legare le sorti al Consiglio regionale: si fosse mantenuta la vecchia logica assembleare probabilmente avremmo gia' assistito ad una ridefinizione dello scenario a Palazzo dell'Emiciclo. Questo fenomeno - spiega ironicamente Di Stefano - viene definito, in filosofia, "eterogenesi dei fini", cioe' conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali: nel ribadire la giustezza di quella scelta dobbiamo rilevare che, paradossalmente, proprio il partito che piu' strenuamente si oppone a Del Turco gli ha offerto l'ancora a cui aggrapparsi per non andare a fondo. Quindi il capo dell'esecutivo - conclude l'esponente di An - deve ringraziare quanti, pur di non perdere il posto in Consiglio regionale, si turano il naso e continuano a puntellare una maggioranza che ormai non c'e' piu' e che non rappresenta piu' gli abruzzesi: circostanza della quale invitiamo Del Turco a prendere atto".


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