Teramo. E Campitelli cambiò strategia. "Adesso mi auguro ci diano per spacciati, come due mesi fa"

Persa una battaglia, non la guerra

10 Giugno 2013   17:33  

Sfiancato da una giornata carica di tensione emotiva e sugli spalti e di sfortuna in campo per i suoi ragazzi, il Luciano Campitelli del lunedì non è più lo stesso di quello visto in settimana. Almeno a livello comunicativo. Perché evidentemente alle dichiarazioni non sono seguiti i risultati sperati e allora, perso per perso, ben venga cambiare concetti. Dal “un 2 a 0 andrà benissimo” si è passati a “L’Aquila non avrà problemi, a noi rimane un 15 % di possibilità”. 

Ma non inganni la punta di rassegnazione che emerge dalle parole del presidente biancorosso. Un uomo abituato a soffrire, un self made man che le ossa se l’ è fatte a suon di battaglie perse e guerre vinte.

Stiano pur tranquilli i tifosi biancorossi, che il patron al suo Teramo chiederà tutto. Il massimo sacrificio, nonostante il cambio di rotta mediatico. “Adesso mi auguro che tutti ci diano per spacciati – ha dichiarato Campitelli – Perché pure due mesi fa ci davano per spacciati.”  

Alessandro Fallocco


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