Teramo, Equitalia gli pignora la casa: aveva debiti per 100mila euro

15 Maggio 2012   10:55  

L'artigiano si era visto notificare da Equitalia arretrati (Inps, Inail, Iva, Irap) per oltre 100mila euro relativi agli ultimi sette/otto anni. Nel frattempo, anche la banca con la quale aveva acceso un mutuo fondiario per circa 30mila euro, si era attivata per recuperare il dovuto chiedendo il pignoramento dell'appartamento di circa 100 mq posseduto fino a due mesi fa. Il piccolo imprenditore teramano ha subito a proprie spese una doppia beffa.

La banca, infatti, aveva accolto la richiesta del suo cliente di procedere al piano di rientro permettendogli di dilazionare le rate da pagare.

Ma l'accordo e' stato vanificato dopo l'intervento di Equitalia che ha messo le mani sul bene immobiliare vantando un diritto di prelazione.

L'altra beffa che la sorte ha riservato al cinquantenne riguarda il prezzo di vendita all'asta dell'appartamento: appena 50mila euro.

Il 20 marzo scorso, infatti, nonostante il consulente tecnico d'ufficio avesse stimato l'immobile per un valore di 120mila euro, dopo due aste deserte, l'abitazione (composta da appartamento, autorimessa e soffitta) e' stata ceduta per meno della meta' del valore stimato.

All'ennesima tegola, i nervi dell'uomo hanno ceduto. L'artigiano ha cercato in tutte le maniere di tornare in possesso dell'alloggio, cercando vanamente una transazione con il nuovo proprietario suo conoscente che nel frattempo aveva versato il deposito cauzionale.

Attraverso il suo legale di fiducia, l'avvocato Bruno Massucci, il 50enne teramano aveva anche presentato istanza di sospensione all'aggiudicazione dell'asta ma il giudice ha pero' fissato l'udienza a settembre, cioe' oltre il tempo utile a non perdere la proprieta' dell'abitazione il cui rogito avverra' entro il prossimo 20 maggio.

Ora si confida sull'ulteriore istanza presentata al tribunale per chiedere l'anticipazione della data di udienza della sospensione di aggiudicazione


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