Teramo Lavoro, Recchiuti chiede il concordato: "Unico modo per pagare dipendenti e creditori"

Procura e GdF contestano mancato pagamento Iva

21 Ottobre 2014   13:38  

Nuovo capitolo nell'odissea della Teramo Lavoro, da tempo alle prese con inchieste giudiziarie ed esuberi di personale, culminata ora in un istanza presentata dal commissario liquidatore Gabriele Recchiuti, che alcuni giorni addietro ha depositato in tribunale una richiesta di concordato preventivo.

Secondo Recchiuti, infatti, il concordato preventivo è "il solo modo per poter pagare i dipendenti e gli altri creditori", ed a quanto pare la richiesta sembra coincidere anche con la materia del secondo procedimento giudiziaro relativo circa l'applicabilità dell'Iva sulle fatture per le spese sostenute e documentate, riguardo la quale c'è stata una recente citazione diretta a giudizio.

"Senza l'applicazione dell'imposta" - ha scritto Recchiuti - "nessun pagamento può essere eseguito, ma la debenza dell'Iva sui rimborsi delle spese autorizzate, documentate e sostenute nell'ambito del progetto di Fse è esclusa sia nella prassi ministeriale sia nella prassi e nei vademecum elaborati dalle Regioni italiane in relazione al trattamento di tali operazioni".

Di avviso opposto Guardia di Finanza e la Procura di Teramo, che ha appunto deciso la fissazione diretta a giudizio Recchiuti e l'ex amministratore Vincenzo Cretarola con l'accusa di dichiarazione infedele per il mancato versamento dell'imposta. Gli inquirenti sostengono difatti che la società avrebbe omesso di versare 700.000 euro di Iva benché non sarebbe esente dal regime anche nel caso dei servizi finanziati dal Fondo sociale europeo.

I vecchi vertici della Teramo Lavoro, dal canto loro, hanno sempre sostenuto che era stato adottato una sorta di doppio regime fuori campo Iva per le attività del Fondo sociale europeo e fatturazioni con Iva per le attività strumentali forniti agli altri settori della Provincia, ricorrendo ad una prassi ormai consolidata in ambito europeo e seguendo anche precise indicazioni dell'Agenzia delle entrate.


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