Teramo, nel nuovo statuto dell'Università prevista la federazione tra atenei

18 Novembre 2011   09:48  

Dopo le polemiche che seguirono alla proposta dell'aquilano Ferdinando Di Orio sull'ipotesi di federazione tra gli atenei, sulla quale si mostrò contrario il rettore Rita Tranquilli Leali, è ora il nuovo statuto approvato dall’università di Teramo ad aprire la strada alla federazione delle Università abruzzesi.

L’articolo 13 della nuova carta approvata dal Senato accademico e adesso al vaglio del ministero dell’Università e della Ricerca, denominato “Federazione universitaria”, darà infatti la possibilità di “federarsi con una o più università, al fine di migliorare la qualità, l’efficienza e l’efficacia dell’attività didattica, di ricerca e gestionale anche limitatamente ad alcuni settori di attività o strutture”.

La novità è in linea con l'invito del Ministero a ottimizzare le risorse.

Tra le altre novità contenute nel nuovo statuto, spicca quella che stabilisce la composizione del consiglio di amministrazione dal quale vengono esclusi rappresentanti di governo, Regione, Provincia e Comune. 

L’articolo 25 stabilisce che i politici dovranno far spazio a tecnici e personalità del mondo della ricerca: cinque saranno nominati dal Senato accademico, due dal Rettore e due dagli studenti e, nei primi due casi, dovranno essere scelti tra personalità di “comprovata competenza in campo gestionale” e con attenzione alla “qualificazione scientifica e culturale”.

Il nuovo statuto cambia anche il meccanismo di elezione del rettore, scelto non più a maggioranza semplice ma con il sistema del “voto supplementare”: le preferenze espresse saranno due invece di una e, in caso di mancato raggiungimento della maggioranza assoluta, saranno conteggiati anche i voti ricevuti dai candidati come seconda scelta. Peserà di meno il voto del personale amministrativo, prima pari ad un terzo rispetto a quello di docenti e ricercatori e adesso ridotto ad un quarto.


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