Teramo: picchia per anni la moglie, condannato a 14 mesi reclusione

10 Febbraio 2011   10:12  

Violenze, ripetute per anni e una donna, la vittima, che vuole dire basta e denuncia.

Ieri l'aggressore, il marito, è stato condannato. La sentenza di primo grado emessa dal giudice Domenico Caonosa ha condannato un operaio di 42 anni a un anno e due mesi di reclusione, per aver picchiato e maltrattato ripetutamente  la moglie. L’uomo ha scelto di non essere interrogato dal giudice.

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni e due mesi per l’imputato, accusato di aver sottoposto a violenza la donna tra il 2005 e il 2007.  

Le botte arrivavano quasi a scadenza regolare, come fossero una consuetudine di famiglia, a volte persino davanti ai figli piccoli della coppia.

Sconvolgente il racconto fatto dalla donna nella sua deposizione in tribunale "le botte arrivavano per qualsiasi motivo, bastava nulla per far esplodere la collera." In particolare la donna ricorda un episodio "Stavo cucinando, e quando lui è rientrato il pranzo non era pronto. Ha iniziato ad alzare la voce e a insultarmi, nonostante cercassi di calmarlo. Lui si è avvicinato al gas, ha preso la pentola in cui erano contenuti dei funghi che stavo cucinando e l’ha scaraventata a terra. Dopodiché ha preso i funghi bollenti e me li ha tirati sulla schiena”. Ma non è finita qui, perché l’uomo prima di andarsene ha versato sulla testa della moglie una bottiglia di profumo “così ora profumi”  ha detto l’operaio.

Un raccontato terribile che la donna ha fatto tra le lacrime.

Due sono state le denunce ai carabinieri con altrettanti ritiri delle querele con la speranza recondita della donna di vedere cambiare il suo uomo. Poi però la situazione è diventata intollerabile fino al rinvio a giudizio e alla condanna di ieri sera.


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