Teramo: storia, memoria e futuro dell'ospedale psichiatrico Sant’Antonio Abate di Teramo

19 Aprile 2013   17:53  

"L’ ospedale psichiatrico Sant’Antonio Abate di Teramo: storia, memoria, futuro".

E’ questo il titolo della giornata di studi organizzata oggi dalla Asl di Teramo in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo e l’Università degli Studi di Teramo.

L’evento si è svolto presso l’Auditorium San Carlo del Museo Archeologico di Teramo e è stato un momento di incontro e di riflessione fra saperi diversi per discutere sull’importanza di una delle istituzioni di riferimento del Centro-Sud Italia, che dal 1880 e fino al 1998, anno della sua chiusura definitiva, accolse pazienti provenienti da varie regioni del Paese.

L’ex ospedale psichiatrico di Teramo, infatti, oltre ad essere stato un punto di riferimento nella storia della psichiatria italiana, rappresenta uno degli elementi ai quali si legano la memoria e l’identità della regione. Nel corso della giornata son ostate ampiamente delineate non soltanto le vicende storico-istituzionali del Sant’Antonio Abate ma saranno anche illustrati i diversi interventi di tutela effettuati dalla Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo per la salvaguardia del patrimonio storico documentario dell’istituzione al fine di renderlo una risorsa per il territorio, la ricerca scientifica, la comunità. La giornata, coordinata da Francesco Saverio Moschetta, già Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo, ha visto la partecipazione di numerosi interlocutori del mondo istituzionale e scientifico che, in un racconto a più voci, toccheranno tematiche diverse riguardanti la storia, la memoria e il futuro dell’ex ospedale.

Ad aprire i lavori, nella prima sessione mattutina a partire dalle ore 10, è stato il Professor Filippo Maria Ferro, già Ordinario di Psichiatria presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti con una relazione sulla storia della psichiatria che farà da cornice di riferimento ai successivi interventi. A seguire, sono stati illustrati i progetti di recupero e di valorizzazione effettuati sull’archivio da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo. In particolare, Micaela Procaccia della Direzione Generale per gli Archivi, ha illustrato il progetto nazionale “Carte da legare”, promosso per il recupero del patrimonio archivistico degli ex ospedali psichiatrici dopo la loro definitiva chiusura e per la valorizzazione del contenuto culturale. Il Soprintendente Archivistico per l’Abruzzo Maria Teresa Spinozzi, è entrata nel dettaglio illustrando il progetto svolto sull’archivio delle cartelle cliniche, iniziato già nel 2005 con un primo censimento della documentazione prodotta dal Sant’Antonio Abate e proseguito con l’informatizzazione dei dati. Alessandra Di Giovanni, archivista e curatrice del progetto di ordinamento e inventariazione dell’archivio storico ha dato conto del programma informatico “Arcanamente”, grazie al quale è stato possibile realizzare una banca dati delle cartelle cliniche mirata alla rilevazione dei dati anagrafici e socio sanitari dei ricoverati attraverso l’adozione di regole di schedatura rigorose. Ha preso poi la parola la direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo Carmela Di Giovannantonio con una relazione dedicata agli archivi del territorio: prospettive e scenari per la costituzione di un polo archivistico. A concludere la mattinata densa di interventi ha parlato il Presidente del Tribunale di Teramo, Dr. Giovanni Spinosa che ha affrontato la questione del ruolo dello psichiatra fra la cura del paziente e la tutela della collettività. Anche il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico è intervenuto sul ruolo dell’Ateneo teramano nei progetti di recupero e valorizzazione culturale delle eccellenze del territorio, inoltre, la relazione di Annacarla Valeriano, assegnista di ricerca in Storia contemporanea, ha spiegato i primi risultati dello studio condotto sul materiale documentario prodotto in occasione degli internamenti manicomiali avvenuti fra il 1880 e il 1931.

E’ stato proiettato un video - documentario realizzato dal Centro di produzione dell’Ateneo teramano in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica all’interno dell’ex ospedale psichiatrico. Questo momento ha introdotto una tavola rotonda istituzionale dedicata al recupero edilizio dell’ex ospedale psichiatrico e alle possibili idee e progetti per un riuso. La discussione, moderata dal Direttore della Biblioteca Provinciale di Teramo “Melchiorre Delfico”, Luigi Ponziani, del Direttore generale della Asl Giustino Varrassi, l’Assessore della Provincia di Teramo della Provincia Vincenzo Falasca, del Presidente della Fondazione Tercas Mario Nuzzo, dei Presidenti dell’ordine degli architetti e ingegneri Giustino Vallese e Alfonso Marcozzi. Il momento conclusivo della giornata è stato affidato agli attori Fabio Bonomo e Antonella De Collibus accompagnati dal musicista Alessandro Scenna. I due attori hanno letto in esclusiva, per la prima volta, alcune lettere scritte da ex ricoverati, conservate all’interno dei fascicoli personali. Contestualmente all’evento è stata inaugurata, presso i locali del museo archeologico di Teramo, la mostra documentaria a cura della Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo, “L’anomalia del sentimento”.


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