Una gomma lanciata nell'occhio del compagno, il ragazzino che si ferisce e che resta invalido a quell'occhio. La scuola condannata a risarcire il ragazzino e infine, la scuola che si rifà su quell'insegnante presente nell'ora di lezione in cui accadde tutto. E' una storia del 2001 accaduta ad Amelia, Terni, che adesso è approdata al vaglio della Corte dei Conti che ha citato a giudizio la professoressa per "colpa grave consistita nel non aver controllato bene quello che succedeva in aula".
Il giudice civile ha anche "stigmatizzato" quella che ha chiamato "anarchia", che si respirava in aula. In udienza, l'avvocato della professoressa Antonio De Angelis ha spiegato che la donna non era neanche stata coinvolta nel giudizio civile e che non era quindi neanche a conoscenza dello sviluppo della questione. Adesso rischia di dover risarcire la scuola di 21mila euro per non avere evitato che accadesse quell'incidente.