Terremotati di serie B: il governo rivuole l'IRPEF

Ritorno alla normalità

01 Luglio 2009   12:53  

Il governo Berlusconi, con un provvedimento del ministero dell'economia successivo al terremoto, aveva sospeso il pagamento dell'Irpef da parte di tutti i contribuenti residenti nel territorio provinciale in data 6 aprile, al momento del sisma. Lo afferma la Cgil dell'Aquila sostenendo che in questa vicenda " c'é una doppia beffa per i cittadini".

Tuttavia - si afferma in una nota - il giorno dopo le elezioni amministrative ed europee, il governo ha revocato tale sospensione, individuando la scadenza non più al 30 novembre ma anticipandola al 30 giugno 2009.

La restituzione dell'Irpef sospesa nei comuni della provincia che non ricadono nel cratere del sisma, dovrà avvenire in cinque rate, a partire da luglio. Ma - sostiene la Cgil - c'é un altro provvedimento sciagurato: i residenti nei 49 comuni colpiti dal terremoto dovranno restituire l'importo sospeso dell'Irpef in 24 rate, a partire dal gennaio 2010 e con atto dell'Agenzia delle entrate. Questi provvedimenti del governo Berlusconi vanno dunque assolutamente rimossi".

Il sindacato ricorda che in Umbria, in occasione del precedente terremoto, la sospensione dell'Irpef prevedeva due fasi: la prima riguardava indistintamente tutti i residenti nelle zone colpite dal sisma e la seconda (per 24 mesi) tutti i residenti che avevano avuto un danno. I contribuenti umbri inoltre, 10 anni dopo, hanno restituito soltanto il 40% della somma (l'Irpef infatti fu ridotta del 60%) ed in 120 rate

 


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