Terremoti in Emilia: dieci buoni consigli dagli aquilani...

04 Giugno 2012   10:30  

Dalll'Unità.it 

Circola in rete, un comunicato che il Comitato 3.32 dell’Aquila inoltra ai terremotati dell’Emilia, ma più che un semplice decalogo si tratta di una vera e fraterna lista di consigli che si discosta da quanto normalmente ascoltiamo al Tiggì in TV.

Anzi, rileggendola bene, sembra proprio l’opposto di quanto ci viene propinato ogni giorno, non è un elenco preventivo né una raccomandazione a caldo di mass media e autorità, ma una visione differente, un avvertimento sofferto per una situazione già vissuta che è meglio evitare che si ripeta. Il tono è quasi quello di un amico che cerca di salvarti prima che tu cada nel baratro che hai di fronte ma non riesci a vedere.

C’è una patina di tristezza, quasi un rammarico insieme a molta forza, in questi consigli, forse per non averli potuti conoscere e seguire del tutto quando la tragedia colpì proprio L’Aquila.Ci vedo anche un rimprovero allo Stato e alla politica che promisero e  millantarono senza grossi risultati: lo sfacelo (edilizio e sociale) persiste.

Sono pratici e precisi, serve volontà per comprenderli e assimilarli, ancor di più per metterli in atto, ma sicuramente mantenere viva la “comunità” e il tessuto sociale, trasmettere affetto, informazione, risorse, sorrisi, forze e tenere presente anche questo, oltre ai tanti decaloghi e prontuari “ordinari”, può essere una buona base per ricominciare. Vediamolo.

1) Non disperdetevi come comunità e non fatevi mettere gli uni contro gli altri;

2) Restate in sicurezza, ma non lasciatevi allontanare dalle vostre case e dalle vostre proprietà;

3) Non fatevi rinchiudere in campi recintati con la scusa di essere protetti;

4) Mantenete la vostra consapevolezza e autonomia;

5) Vi convinceranno che non siete autosufficienti e proveranno a ospedalizzarvi: non lo permette! Ogni gesto quotidiano deve restare vostro;

6) Non fatevi raccontare dai media quello che vi succede, siate protagonisti dell’informazione e diffondetela voi, i mezzi non mancano;

7) Chiedete da subito controllo e trasparenza sulla gestione di tutto quello che vi riguarda: solidarietà, aiuti, fondi ecc.

 8) Fate che l’emergenza non diventi lungodegenza: ai commissari fa comodo, alla vostra comunità no;

9) Pretendete di partecipare da subito a ogni scelta sul vostro futuro;

10) Non lasciate devastare il vostro territorio con la scusa della ricostruzione.

Insomma, nonostante tutto quello che vi diranno sulla solidarietà, ricordatevi che per qualcuno il terremotato è da spolpare: occhio a sciacalli e avvoltoi!


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore