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"Ho appena presentato un'interrogazione parlamentare per denunciare la grave e assurda vicenda della chiusura, in Abruzzo, di 5 Uffici territoriali per la ricostruzione (Utr), fermi dal primo marzo per un inghippo burocratico.
I Comuni hanno dovuto anticipare gli stipendi per i lavoratori impiegati, nonostante i soldi fossero stati stanziati, finche' non hanno potuto piu' sopportare l'onere finanziario.
L'ostacolo e' di natura burocratica e questo rende tutto ancora piu' inaccettabile.
Ora basta".
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.
"Lo stop di questi 5 uffici che si occupano della ricostruzione in 75 comuni fuori dal cratere, colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009 - prosegue Pezzopane - comporta il congelamento di 680 milioni di euro di lavori per 3800 immobili danneggiati.
I contratti dei 24 impiegati a collaborazione coordinata e continuativa sono scaduti il 28 febbraio, ma la loro proroga e' stata da tempo disposta attraverso provvedimenti gia' approvati che hanno stanziato anche i relativi fondi.
La causa del fermo e' dunque solo di natura burocratica: e' allucinante che qualcuno nella Pubblica amministrazione si ostini a cercare di ostacolare gli sforzi politici che stiamo compiendo per potare a termine la ricostruzione, remando contro attraverso le procedure burocratiche. Eppure sta avvenendo proprio questo.
Con l'interrogazione - conclude Pezzopane - chiedo un impegno tempestivo da parte della Presidenza del Consiglio perche' abbiamo gia' aspettato 2 settimane, gli uffici devono riprendere al piu' presto il loro lavoro".