Terremoto: Rossini, presto avvisi di garanzia per l'ospedale

''Nessuno riuscirà a fermare i processi''

23 Ottobre 2009   15:32  

"Nella facolta' di ingegneria e' crollata una struttura tipo parete, di dimensioni molto grandi, che si affacciava su una sala dove di solito si ritrovavano gli studenti. Se il crollo si fosse verificato in un'ora in cui erano presenti gli studenti, avrebbe rischiato di uccidere circa duemila persone.

Le ipotesi di reato poggiano su questo aspetto e sul fatto che, attraverso le perizie, si e' scoperto che i lavori non erano stati fatti a norma".

E' quanto ha detto il Procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano informazioni in merito ai nove avvisi di garanzia relativi al crollo della facolta' di ingegneria.

"Subito dopo gli interrogatori riguardanti i filoni d'inchiesta sulla Casa dello Studente e sul Convitto - ha concluso Rossini - ci saranno quelli riguardanti gli indagati del filone relativo alla facolta' di Ingengeria".

"Stiamo per inviare gli avvisi di garanzia per quanto riguarda il filone del crollo dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. Gli altri avvisi, nell'ordine, riguarderanno i siti dove ci sono state vittime". E' quanto ha detto oggi il procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Il procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini, teme che qualcuno voglia bloccare le indagini e il processo relativi al terremoto.

Lo ha lasciato intendere oggi ai giornalisti durante una conferenza stampa relativa ai nove avvisi di garanzia inviati per i crolli alla facolta' di Ingegneria di Roio. "Se qualcuno spera che questo ufficio si arresti - ha continuato Rossini - ovvero che non vada fino in fondo, devo disilluderlo: andremo fino in fondo.

Alcuni avevano dubitato che saremmo arrivati ai processi - ha sottolineato Rossini - e invece abbiamo raggiunto una fase molto complessa, inviando anche notifiche per capi di imputazione analitici e particolareggiati, in un tempo ragionevole.

Riusciremo - ha aggiunto il procuratore - a chiudere questa fase dei processi e sara' un fatto piu' unico che raro, soprattutto se si guarda ai precedenti casi di terremoto in Italia e all'estero. La maggior parte dei procedimenti, infatti, si sono chiusi con un nulla di fatto.

Noi - ha concluso - arriveremo fino alla fine".

 

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