Terremoto a Sumatra ''Migliaia sotto le macerie''

30 Settembre 2009   17:54  

La violenta scossa magnitudo 7.6 in fondo al mare, nell'isola indonesiana
Edifici crollati, incendi, strade interrotte, raso al suolo un ospedale

La Farnesina: "Per ora nessun italiano coinvolto nella tragedia"

 

Torna l'incubo terremoto a Sumatra. La grande isola indonesiana che 5 anni fa pianse 168.000 morti per lo tsunami di Santo Stefano, è stata scossa da un violento terremoto di magnitudo 7,6 Richter. Crollati decine di edifici; distrutti alberghi e scuole; incendi e scoppi sono segnalati in buona parte dell'isola; "migliaia di persone sono intrappolate sotto le macerie", ha detto il ministero della Sanità. Raso al suolo un ospedale a Padang, capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale, nell'area vicino all'epicentro del terremoto.

A meno di 24 ore dallo tsumani che ha portato morte e devastazione nelle isole di Samoa nell'Oceano Pacifico, ad 8.000 chilometri dall'Indonesia, la terra trema ancora nell'est del mondo. A Padang regna il panico. Le strade sono interrotte e allagate dalle condotte dell'acqua spaccate; le comunicazioni telefoniche impossibili e l'erogazione dell'energia elettrica sospesa. Le immagini televisive rimandano scene di devastazione. L'aeroporto di Padang è chiuso: il tetto è crollato. Le vittime accertate sarebbero 75 ha riferito il vicepresidente indonesiano, ma il bilancio è destinato tragicamente ad aumentare.

Erano le 17.16 (le 12.16 in Italia), quando si è scatenato l'inferno. E un'ora dopo, una seconda scossa meno violenta ma ancora intensa ha fatto tremare nuovamente l'isola. Secondo le prime valutazioni, si è trattato di un sisma sottomarino, percepito sulla costa occidentale dell'isola di Sumatra, a circa 50 chilometri dalla costa di Padang, sulla stessa faglia del maremoto che nel 2004 provocò un gigantesco tsunami sotto il quale morirono 260.000 persone.

La città di Padang, 900.000 abitanti a 1.300 chilometri dalla capitale Giacarta, è stata investita da un'onda d'urto che ha sbriciolato gli edifici e fatto crollare i ponti. Il sisma ha risparmiato la capitale dove ci sono i più importanti siti petroliferi del Paese e il più antico terminal di gas liquido naturale, ma è stato avvertito a Singapore, 2.000 chilometri a ovest di Padang.

La Farnesina, in contatto con l'ambasciata italiana di Giacarta, ha fatto sapere che - al momento - non risultano cittadini italiani coinvolti nel violento terremoto. Illesa la comunità italiana di missionari saveriani a Padang.

(repubblica.it)

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