Terremoto, il professor Antonio Moretti aveva detto prima della TV..

Dal Capoluogo a Presadiretta l'imprevedibilità

22 Settembre 2009   15:29  

Nella puntata di Presa Diretta, su Rai3, dedicata al terremoto in Abruzzo, Riccardo Iacona ha cercato di rispondere a quesiti che gli aquilani si pongono da mesi senza avere risposte:

Come mai all’Aquila si è costruito un quartiere intero con trentamila abitanti su una faglia attiva?

Perché tutti gli studi di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, scuole comprese, non sono mai stati presi in considerazione dagli amministratori locali?

E infine come è stato possibile che dopo 4 mesi di scosse continue, sempre più frequenti, sempre più forti non si è fatto nulla per allertare la popolazione?


Quante vite umane, quanti feriti e quante distruzioni in meno avremmo avuto se solo si fosse dato retta a quegli studi e alle grida di allarme dei geologi dell’università dell’Aquila?

 

Tra le varie interviste vi è quella al prof. Antonio Moretti:

lo stesso professore fu autore di un articolo pubblicato su "Il Capouogo" nel quale dopo il 4 richter del 30 marzo afferma che in ogni evento sismico c'è la legge di Omori e quella del menga, dove per menga era definito Giuliani che metteva in giro voci infondate. Nello stesso articolo lui afferma che il peggio molto probabilmente è passato..siamo al 2 aprile.

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Parla Antonio Moretti, Docente di Geologia all'Università dell’Aquila e Ricercatore Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti pochi giorni prima della catastrofe.

E' così, tutto nelle regole. L’attività sismica segue la sua corretta sequenza temporale, che prende il nome di Legge di Omori (un sismologo giapponese della fine dell’800), la quale stabilisce che il numero degli aftershock (repliche) che accadono dopo un terremoto decade nel tempo come 1/t; la scossa principale può essere (ma non sempre) preceduta da foreshock (premonitrici), che in genere si presentano come scosse isolate, localizzate sulla struttura principale.

È esattamente quello che è successo nel nostro caso: una serie di premonitrici, isolate e ripetute, una scossa principale, fortunatamente di moderata entità, seguita da numerose replichedi energia via via minore. È proprio la presenza di queste repliche, che probabilmente continueranno a livello strumentale per settimane, che fa ben sperare per il prossimo futuro: se la legge di Omori è rispettata, l’attuale crisi aquilana dovrebbe terminare a breve e dare un poco di tregua.
Altrettanto, come da regola, è rispettata la legge del menga: Giampaolo Giuliani, che ha fatto quello che non doveva fare (o meglio, che non gli competeva fare), è stato denunciato per procurato allarme. Quelli che non hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare, continueranno imperterriti a prendere voti, lo stipendio e magari anche una gratifica per l’emergenza. Anzi, ora che probabilmente il peggio è passato, si fanno belli in televisione e convocano tavole rotonde con la presenza di grandi esperti nazionali, ma ovviamente non i ricercatori della nostra Università i quali, certo indegnamente di fronte a cotanta magnificenza accademica, almeno conoscono la realtà geologica locale ed ogni tanto qualcosa ci azzeccano.
Ma soprattutto, essendo presenti sul territorio, possono essere il punto di riferimento sia per le autorità e gli organi di informazione, sia per la popolazione stessa, proprio per evitare previsioni fai-da-te, burle o allarmi ingiustificati, che non ci sarebbero stati, lo ripeto, se le autorità competenti avressero fornito informazioni corrette.
MORALE: per questa volta è andata bene (ma ci siamo andati vicino-vicino...) anzi, l’analisi di dettaglio dei terremoti registrati nel corso della crisi permetterà di conoscere meglio la struttura della sorgente sismica e quindi di fornire indicazioni maggiormente attendibili per la prossima occasione, sperando che qualcuno si degni di ascoltarle...
Quanto a noi, facciamo finta di avere fatto un’esercitazione di allarme sismico e  rimettiamo il borsone accanto al letto, sperando che rimanga inutilizzato per molto tempo".

Antonio Moretti
Docente di Geologia
Università dell’Aquila
Ricercatore Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti


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