Terremoto, polemica sms solidali. Replica di Etimos: "In Abruzzo abbiamo aiutato le piccole imprese"

07 Giugno 2012   09:52  

Nei giorni scorsi a fronte della predisposizione di un numero cui inviare sms di 2euro quali fondi per i terremotati dell'Emilia Romagna, a gestione Protezione civile, era divampata una polemica sulla gestione delle azioni di solidarietà, in particolare proprio sugli sms.

Secondo Yahoo Notizie, il primo media a lanciare la notizia, infatti, «è impossibile conoscere la destinazione d'uso di soldi. Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L'Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l'idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese».

«Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo», continua la spiegazione di Yahoo, per «concedere prestiti a “tassi agevolati” a persone ed imprese coinvolte nel sisma».

Non solo, dei 5 milioni raccolti per il sisma dell'Aquila secondo Yahoo 470 mila euro sono stati utilizzati «per oneri riferibili alla gestione del progetto».

Oggi la replica di Etimos, per tramite del  presidente Marco Santori.

"La polemica montata in questi giorni sulla raccolta fondi tramite sms per l’emergenza terremoto in Emilia Romagna, con l’aggancio immediato a quella precedente in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009, ha tirato in ballo - del tutto a sproposito - la gestione del progetto “Microcredito per l’Abruzzo”, a tutt’oggi in capo a Etimos Foundation. Una mossa mediatica - spiega Santori- che si è distinta per superficialità e non poche inesattezze, e che, puntando alla pancia degli italiani, è riuscita purtroppo ad alimentare una spirale di disinformazione rimbalzata in breve tempo su blog e siti vari. Ciò obbliga Etimos Foundation a chiarire i termini della questione."

Tra i dubbi più gravi sollevati c'è che i fondi raccolti dalla Protezione civile per l’Abruzzo siano stati interamente utilizzati per erogare prestiti anziché essere utilizzati per l’emergenza, paventando che lo stesso possa accadere con il sisma dell’Emilia Romagna.

"Innanzitutto - spiega Santori - Microcredito per l’Abruzzo” è un intervento di sostegno post emergenza, che dunque risponde a priorità differenti rispetto a quelle dell’immediatezza: in primo luogo di ricostruzione di un tessuto economico e produttivo profondamente ferito. È un progetto coordinato da Etimos Foundation onlus, in partnership con Consorzio Etimos, Abi-Associazione bancaria italiana, Federazione delle BCC di Abruzzo e Molise, Associazione Qualità e Servizi, Caritas diocesana dell'Aquila. Conta su un fondo patrimoniale di 4 milioni e 530mila euro progressivamente impiegato a garanzia dei finanziamenti (erogati da banche locali con risorse proprie), fondo che ha la sua origine nel più ampio flusso di donazioni degli italiani post terremoto (63 milioni) canalizzate attraverso il Dipartimento di Protezione civile. Etimos Foundation è stata nominata gestore dei fondi relativi al progetto, individuato dal Comitato dei Garanti come iniziativa prioritaria nel 

"Grazie al progetto, che ha una prospettiva temporale di almeno nove anni, in Abruzzo - continua il presidente di Etimos Foundation - sono stati erogati crediti per 5.046.500 euro da gennaio 2011 ad oggi, per un totale di 248 finanziamenti che hanno permesso l’accesso al credito a soggetti che altrimenti ne sarebbero stati esclusi (famiglie, cooperative, piccole e micro imprese), perché incapaci di offrire le garanzie patrimoniali o personali normalmente richieste dalle banche. Etimos Foundation dunque, oltre che ideatore e coordinatore del progetto, funge da garante, e non da soggetto erogatore dei prestiti! Ben il 90% dell’ammontare finanziato è stato erogato a sostegno della microimpresa, con un’attenzione particolare al segmento delle start-up (pari al 39% delle realtà finanziate). Grazie a una policy molto severa in materia di trasparenza, sono pubblicati online quotidianamente gli aggiornamenti di tutti i dati sulle erogazioni (www.etimedia.org/Microcredito-Abruzzo/Utilizzo-fondi).

«La polemica nata in questi giorni intorno a “Microcredito per l’Abruzzo” è del tutto fuori luogo, ma anche fuori tempo rispetto a un progetto che, operativo ormai da oltre un anno e mezzo, sta dimostrando - numeri alla mano - tutta la propria efficacia sul territorio: abbiamo voluto misurare ogni risultato, compreso il livello di impatto sociale sui beneficiari con un monitoraggio specifico i cui dati saranno resi noti a breve» commenta il presidente di Etimos Foundation Marco Santori, precisando ancora: «Consideriamo il microcredito un autentico strumento di welfare, crescita e sviluppo, lontano da logiche assistenziali e fondamentale non solo in funzione post emergenza, ma anche come sostegno e supporto per affrontare la crisi economica e la stretta del credito. Per questo ci amareggia ancor di più constatare la facilità con cui da parte di alcuni si è messa in dubbio la trasparenza della gestione del nostro progetto: non è stata fatta la minima verifica delle fonti delle informazioni, né si è fatta alcuna distinzione, come sarebbe stato doveroso fare, rispetto alle diverse destinazioni delle risorse in fase di emergenza e post emergenza. È quindi evidente in questa polemica l’intento di strumentalizzare il progetto “Microcredito per l’Abruzzo”. Ringraziamo i pochi che hanno fatto lo sforzo di mettere un po’ d’ordine e si sono curati di fare chiarezza sul progetto e sul microcredito: strumento rispetto al quale – come appare con grande evidenza - c’è ancora tanto bisogno di fare informazione e cultura in Italia».



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