Traffico illecito rifiuti, Di Primio sarebbe accusato di corruzione

Coinvolgimento riguarderebbe progetto per Megalò 3

08 Gennaio 2015   10:16  

Ben cinque misure cautelari ed il sequestro di ben 3 milioni di euro sono tra gli effetti scaturiti sinora dall'operazione che il Corpo Forestale dello Stato sta eseguendo dall'alba di stamani tra le province di Pescara e Chieti su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia dell'Aquila.

Quattro imprenditori risultano essere ora agli arresti domiciliari, mentre un quinto è stato raggiunto dalla misura interdittiva del divieto temporaneo di fare impresa. Le accuse sono di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti speciali e discarica abusiva.

Tra gli indagati ci sarebbe inoltre anche il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, che risulta indagato per corruzione in un fascicolo stralcio dell'inchiesta, pare in riferimento al progetto del cosiddetto "Megalò 3". Il personale della Forestale, da quanto risulta, sta effettuando perquisizioni sia presso l'abitazione del primo cittadino che presso gli uffici del Comune teatino.

 


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