Tragedia nel Mediterraneo: 3 morti su piattaforma, c'è un vastese

Gasdotto Algeria-Spagna

18 Settembre 2008   11:39  

Tre morti, uno dei quali italiano, un disperso e tre feriti: questo il bilancio della tragedia del lavoro oggi in mezzo al Mediterraneo, a bordo della nave-piattaforma italiana Saipem 7000 impegnata nella costruzione del gasdotto MedGaz fra Orano, in Algeria, e Almeria, in Spagna. La vittima italiana è Giovanni Di Pietro, di 39 anni, di Vasto. La notizia si è diffusa rapidamente nella cittadina abruzzese, prima ancora della conferma ufficiale del nome da parte dell'ambasciata italiana giunta in serata. L'uomo era sposato e padre di una bambina. L'incidente si è verificato sembra in acque algerine. I responsabili Saipem, ha riferito la stampa spagnola, hanno preferito però chiedere l'intervento dei mezzi di soccorso iberici in quanto la base operativa della società per i lavori di costruzione del gasdotto si trova ad Almeria. Qui sono state trasferite le salme delle tre vittime e i tre feriti, mentre un elicottero del soccorso marittimo spagnolo è stato incaricato di setacciare la zona alla ricerca del disperso. Secondo la prima ricostruzione di Europa Press, che cita fonti sindacali, il dramma è stato causato dalla caduta di pezzo di gasdotto lungo 12 metri che era sollevato sopra la Saipem 7000 prima di essere immerso in acqua e collocato a 2000 metri di profondità. Per cause ancora non chiare il tubo si è sganciato ed è caduto colpendo i sette operai. Per tre non c'é stato niente da fare. Un quarto è caduto in mare. Gli ultimi tre sono stati solo feriti. Le autorità consolari italiane hanno già avviato le pratiche per il rimpatrio nei prossimi giorni della salma del connazionale. Sui tempi del rientro potrebbero però influire le decisioni della giustizia spagnola, se un'inchiesta sarà aperta dalla procura di Almeria sull'incidente. Medgaz (consorzio fra l'algerina Sonatrach, le spagnole Cepsa, Iberdrola e Endesa, la francese Gaz de France), ha iniziato nelle ultime settimane la costruzione del tratto di gasdotto in acque molto profonde, fino a 2 km sotto la superficie del mare. Ai lavori partecipano oltre all'italiana Saipem, le giapponesi Mitsui e Sumimoto, la britannica Rolls Royce e il consorzio franco-spagnolo Tecnicas Reunias Amec-Spie. Il nuovo gasdotto, che porterà in Europa il gas naturale algerino, è previsto entri in attività nel 2009.

 


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