Trasporti, Sospiri (FI): "La fusione porterà aumento costo biglietto e taglio linee"

16 Marzo 2015   16:02  

La proposta di fusione del sistema di trasporto pubblico locale, portato oggi in Consiglio regionale dalla giunta D’Alfonso, non produrrà alcun risparmio sui costi della politica, determinerà un aumento del prezzo del biglietto per l’utenza del 5 per cento, causerà un taglio delle linee e delle corse, e soprattutto rischia di buttare fuori dal sistema l’intero comparto privato del trasporto, mettendo a rischio posti di lavoro.

Tutto questo perché la giunta D’Alfonso non è stata in grado di trovare le risorse per far funzionare la nuova società, e quindi aumenta gli oneri a carico dei passeggeri e del territorio Per questa ragione ho votato convintamente contro un Progetto di legge che non sta in piedi”.

È la dichiarazione del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che quest’oggi ha aperto gli interventi in riferimento alla delibera sulla fusione del Trasporto pubblico locale all’ordine del giorno del Consiglio regionale.

“La fusione proposta non è positiva per l’Abruzzo – ha sottolineato il capogruppo Sospiri – per due ragioni principali: alla delibera sono allegati lo Statuto Societario e il Piano strategico.

Il Piano strategico rivela tutta la debolezza della proposta: in 106 pagine non c’è scritto nulla, si fa il punto della situazione attuale e si toccano con superficialità i temi che dovrebbero portare al contenimento dei costi senza che ricadano sugli utenti.

Poi c’è lo Statuto, terza versione del documento, che è stato sottoposto alla cura benefica delle forze di opposizione in Commissione grazie all’accoglimento favorevole da parte di una quota di consiglieri di maggioranza, ma non è ancora completamente esaustivo.

Oggi cerchiamo allora di far cadere qualche equivoco: con il governo di centro-destra la spesa del Consiglio d’amministrazione delle tre società di trasporto pubblico locale esistenti era pari a 296mila euro complessivi; il costo del Consiglio d’amministrazione della nascente società unica, prima della nostra cura in Commissione, era pari a 356mila euro per 5 membri, con un Presidente che prendeva uno stipendio pari a quello del Direttore generale della Regione Abruzzo, ossia circa 130mila euro, e un vicepresidente che avrebbe percepito il 50 per cento del Presidente, e poi i tre consiglieri.

Dunque il passaggio dalle vecchie società alla nuova società unica avrebbe prodotto più costi per la politica, prima della cura delle opposizioni.

Poi ci sarà un Direttore che magari percepirà quanto il Presidente dell’Arpa, ossia 131mila euro, e sarà necessario un vicedirettore che percepirà almeno 118mila euro, senza dimenticare le altre figure che non sono state nominate, ma sono vincitrici di concorso. Dunque il risparmio sui costi della politica è pari a zero, ed è la prima grande bugia”.

“Poi – ha proseguito il capogruppo Sospiri – la seconda bugia: avete detto che la fusione deve garantire un miglioramento in termini di efficienza, mettendo in rete il sistema degli acquisti, l’officina, ed è vero andava fatto. Ma occorreva farlo per forza con una fusione per incorporazione? O forse era meglio una fusione valutando il patrimonio delle tre società? Perché allora la fretta dell’attuale maggioranza? La maggioranza ha fretta perché i governi di sinistra, Monti, Letta e oggi Renzi continuano a togliere il fondo destinato alla Regione per il trasporto e quindi oggi la giunta D’Alfonso non riesce a tenere in equilibrio le aziende.

La verità è che, come ha detto il presidente Chiodi ai sindacati, senza rivedere i contratti di secondo livello non si rimetteranno a posto le aziende.

Ma non basta: la fusione oggi determinerà un aumento del 5 per cento del prezzo dei biglietti, che ricadrà sull’utenza. Poi la maggioranza dice che si elimineranno le sovrapposizioni delle reti, ossia non ci saranno più autobus sulle stesse tratte, su ogni singola tratta ci faremo passare un solo autobus, che tradotto significa che i passeggeri per percorrere una tratta dovranno cambiare più spesso il proprio mezzo e che gli autobus passeranno meno di frequente, ed è un altro costo che sarà scaricato sui fruitori, ossia sui passeggeri.

Parlate di ‘ottimizzazione del personale’, ossia il personale avanza e ci farete altro. E per tutta risposta, appena arrivata, la maggioranza D’Alfonso ha indetto un concorso per assumere nuovi autisti all’Arpa, e l’Azienda unica giustamente avrà sede a Chieti, dove paghiamo un affitto, senza alcun ruolo per la sede di Pescara, che è invece di proprietà, questo per garantire il contenimento dei costi.

La verità è che la maggioranza si è chiusa nel silenzio delle Organizzazioni sindacali, e oggi state buttando fuori tutto il comparto privato del trasporto, che paradossalmente costa meno del pubblico, e parliamo sempre di lavoratori anche se vengono pagati dal privato.

Non ci avete portato un Piano industriale e non avete trovato le risorse per far funzionare la nuova società, che produrrà un aumento dei biglietti del 5 per cento con un taglio delle linee”.

Il Capogruppo Sospiri ha presentato due emendamenti: il primo per chiedere di sostituire il Consiglio d’amministrazione con un Amministratore unico, emendamento respinto; il secondo per prevedere la riduzione da 5 a 3 dei membri del Cda, come previsto dalla legge 39 “perché dobbiamo ricordarci che parliamo di una società in house e non è possibile per legge fare una società a 5. Inoltre ci dobbiamo ricordare che dei 3 membri, uno sarà il Presidente esterno, gli altri due dovranno obbligatoriamente essere 2 funzionari interni della Regione”, anche il secondo emendamento è stato respinto.

“Ho votato convintamente contro – ha ribadito il capogruppo Sospiri -: il Piano strategico non reca alcun dato certo; non esiste un Piano industriale, non mi si dice qual è il risparmio sulla manutenzione, sulla forza lavoro, quale sarà l’efficientamento prodotto con le sedi e quanto si risparmierà sulle linee.

Il progetto di legge della maggioranza D’Alfonso non sta in piedi, e voto contro per questo e per la difesa della Gtm che oggi è una società in attivo e funziona”.

 


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