Tre milioni di euro per centri antiviolenza donne: la Corte dei Conti boccia il Commissario Chiodi

21 Dicembre 2012   12:24  

Il decreto non ha superato il vaglio della Corte dei conti e quindi non ha alcuna efficacia.

Con questa scarna dichiarazione sul sito dell'ormai ex commissario della ricostruzione Gianni Chiodi, si scopre che i tre milioni di euro destinati dal ministro Carfagna alla ricostruzione dei centri anti violenza dell'Aquila colpita dal sisma, non sono stati destinati a nessuno, o meglio le loro presunte destinazioni sono state bocciate dall'organo di controllo dei conti pubblici.

I fondi, secondo il decreto commissariale 134 del 2012, che seguiva l'indicazione di un' ordinanza del 2011 dell'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi, venivano spacchettati, 1 milione mezzo alle curie di tutto Abruzzo, enti privati, e l'altro milione e mezzo destinati alla consigliere di parità della regione, che per legge si occupa di lavoro, e del cui progetto nulla si è mai saputo. Una vicenda paradossale, nata da nessun confronto con il territorio, e che oggi arriva al capolinea.

La Corte dei conti rimette in gioco quei tre milioni di euro, ora fermi in Regione. L'amminsitrazione comunale propone il suo progetto: l'immediata attivazione di uno stabile, che può essere subito rimesso a posto, che funga da primo punto di riferimento per le donne violate, poi la risistemazione di un palazzo prestigioso che diventi centro antiviolenza e casa delle donne. Progetti che sarebbero potuti partire tempo fa.

Nell'intervista: 
Betty Leone, assessore Comune L'Aquila

 

di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci

 


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