Treni: Giulianova scompare nelle tratte Eurostar. Un aquilano scrisse a Morra..oggi la rassegnazione

13 Dicembre 2011   13:08  

Un lettore di Abruzzo24ore.tv ha scritto alla redazione per denunciare i disagi causati dai tagli di Trenitalia. Pubblichiamo integralmente la sua lettera e la missiva che ha inviato a Trenitalia.

 

Solo un anno fa inviavo all'illustre Assessore Giandonato Morra (Assessorato Trasporti e Mobilità, Viabilità, Demanio e Catasto stradale, Sicurezza stradale) la lettera che riporto in calce a questa mia mail. Allora ero arrabbiato, desideroso di ottenere qualcosa, speranzoso che la mia frustrazione (che è quella di tanti altri pendolari come me) potesse servire a qualcosa, se non altro a sensibilizzare chi ci governa verso i problemi dei cittadini che li foraggiano copiosamente con le proprie tasse.

Oggi sono amareggiato, deluso, sconfitto e rassegnato. Cosa è successo? Semplice, la fermata di Giulianova è stata cancellata da qualsiasi tratta di Eurostar City, i treni psudo-veloci di un altro nostro "orgoglio nazionale": Trenitalia. Non voglio dilungarmi in merito alla strategicità di tale fermata, che, sono convinto, sia lapalissiana ai più, perché evidentemente non sarebbe compresa da chi di queste cose dovrebbe occuparsene ogni giorno.

Così che importanza ha che una persona che ha lavorato una intera settimana a Milano e voglia tornare a casa debba fare minimo tre cambi treno per tornare a "casa" (spendendo cifre variabili fra 65 e 82 contro i 59 precedenti), dato che poi scendere a Giulianova per noi aquilani significa mettere in conto altri 40 minuti? Quale vuoi che sia il problema? Così mentre il *Frecciarossa* sulla linea *Milano-Rom*a (costo minimo della corsa 91 euro) si arricchisce di ulteriori due classi, sul versante adriatico si tagliano fermate importanti per due/tre province sotto la mannaia di chissà quale genio del marketing e dalla programmazione economica di Trenitalia.

Tutto questo sotto l'ala benedicente della Regione Abruzzo, che con altrettanta profusione di genialità, se ne lava le mani e, more solito, fra qualche mese si ricorderà di lamentarsi un po'.... ma no, in fin dei conti, a Pescara i treni si fermano ancora! Insomma, parafrasando una canzone di De Andrè: l'Organo Regionale "si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità" e, immagino, volendo utilizzare un altra emblematica strofa di quella canzone, noi poveri cittadini chiederemo una casa e ci daranno consigli... Sono rassegnato.

Franco Lepidi

LA LETTERA DI FRANCO LEPIDI ALL'ASSESSORE GIANDONATO MORRA

Gent.mo Dott. Giandonato Morra,

sono un "terremotato" di L'Aquila che, per immaginabili ragioni, si è dovuto trasferire (lavorativamente parlando) a Milano. Impegni familiari e necessità personali mi impongono di fare tale percorso a mo' di pendolare, due volte a settimana.
Per farlo utilizzo il treno, con partenza da Giulianova (la località più vicina al luogo dove ho dovuto prendere casa in affitto, dato che la mia è tuttora, e per tanto tempo ancora, inagibile).

Lo scorso anno Trenitalia ha abolito la fermata a S.Benedetto del Tronto dei treni Eurostar City provenienti da Milano, costringendomi a dover arrivare fino a Pescara (aumentando tempo e costo del viaggio) e dovendomi fare altri 50 Km per tornare a casa.

Tale decisione ha sollevato, a suo tempo, una miriade di proteste da parte di tutti coloro che si servivano di quel treno, delle province di Teramo, L'Aquila e Ascoli Piceno. Vane le proteste contro Trenitalia, ma, comunque, speranzosi nell'intervento degli assessori ai trasporti delle due regioni che avevano promesso interventi risolutivi per ripristinare lo status quo.

Forte di questo sentimento, sono andato a controllare il nuovo orario trenitalia che entrerà in vigore dal 12.12.2010, sperando di trovare la situazione che migliaia di pendolari auspicavano. Di qui, l'amara sorpresa: non solo non sono state ripristinate le fermate in direzione sud, ma sono stati addirittura cancellati due (dico due) Eurostar City verso Milano, costringendo ognuno di quei pendolari a servirsi esclusivamente delle stazioni Pescara o di Ancona.

L'inefficacia della vostra azione (se mai ci sia stata) è palese e incontrovertibile; ma, mi domando, qualora non siate stati voi in prima persona ad occuparvene, quale livello di inettitudine e idiozia siano richiesti per sedersi al tavolo delle trattative con Trenitalia. Perchè, se così fosse, dato che il mondo è pieno di idioti, potremmo mandarcene a centinaia (si sa, l'unione fa la forza!) a combattere con i monopolisti di Trenitalia.

Certo di rappresentare il sentimento di tanti pendolari come me, mi sento di manifestarle un profondo senso di sfiducia verso il suo assessorato, che, purtroppo, si trasformerà, come già in tanti altri casi è successo, in un frustrante senso di rassegnazione.

Augurandomi che le mie parole non siano soltanto un'altra goccia nel mare, auspico un intervento risolutivo da parte dell'amministrazione abruzzese che ponga fine a questa vergogna.

Le auguro, altresì, e questo glielo dico col cuore (perchè so a cosa andrebbe incontro...) di non doversi mai servire di Trenitalia per i suoi spostamenti da e per la sua terra.

Cordialmente
Franco Lepidi


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore