Trifuoggi, si uccide anche con isolamento e calunnia

26 Settembre 2009   16:16  

"Non e' possibile, non e' giusto che si debba morire perche' si fa il proprio dovere e si chiede il rispetto delle proprie idee di giustizia, liberta' e democrazia. Ma come ci ha insegnato qualche anno dopo Falcone, non esiste solo la morte fisica: si uccide anche prima che fisicamente con l'isolamento, la delegittimazione, la calunnia". Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, intervenendo alla manifestazione di commemorazione del magistrato Emilio Alessandrini. "Noi", ha proseguito, "viviamo in questo momento il periodo che forse vede il maggior distacco tra opinione pubblica e magistratura. E in parte e' anche colpa nostra, e quando dico colpa nostra non intendo dire colpa dell'istituzione. L'istituzione non ha mai colpe, ma le colpe sono di chi compone l'istituzione e si espone piu' degli altri. Le sue discutibili iniziative -ha concluso- sono pubblicizzate a differenza del lavoro oscuro che la stragrande maggioranza dei magistrati fa nel silenzio, senza clamore, nelle proprie stanze e senza chiedere pubblicita', ne' ringraziamenti".


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