Movimento 5 Stelle e Lega hanno trovato l'accordo sul decreto "Sblocca Cantieri", è quanto rendono noto fonti del governo. Un'intesa che segue la telefonata chiarificatrice tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Da mercoledì il provvedimento sarà votato in Aula al Senato, a partire dalle 9:30 ma il voto ci sarà giovedì mattina, secondo quanto si è appreso al termine della conferenza dei capigruppo del Senato.
"Al contempo - sottolineano i due capigruppo di Lega e M5S - sarà garantito il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari sull'argomento. In particolare saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in Aula al Senato".
"Sono contento che i gruppi parlamentari stiamo lavorando e abbiano raggiunto un accordo" perché, "alla fine, si sospenderanno dal codice degli appalti le tre norme su cui siamo sempre stati d'accordo e che ci consentiranno di creare un Paese sempre più efficiente e con meno scartoffie che hanno rallentato l'economia del Paese senza sacrificare né la legalità né i controlli" ha detto Di Maio. "Sono contento che non ci sia stato un intervento di sospensione sulle norme di sicurezza sul lavoro perché dobbiamo fare di più sul tema e non togliere garanzie".
Insomma, con la telefonata tra vicepremier, nelle ore più buie del governo Conte, sembra tornare un po' di ottimismo sul futuro dell'esecutivo gialloverde: sarebbe stato Di Maio a prendere l'iniziativa, sentendo il leader della Lega, a quanto apprende l'AdnKronos. Una telefonata, la sua, che secondo i beninformati era attesa dal responsabile del Viminale per seppellire l'ascia di guerra. Secondo fonti leghiste, i toni tra i due sarebbero stati "cordiali" all'interno di un colloquio "molto costruttivo".
Nonostante le difficoltà, insomma, lo scambio tra i due avrebbe riportato un po' di sereno. E non è escluso, a questo punto, che un incontro potrebbe tenersi a breve, tra giovedì sera e venerdì, a ridosso del Consiglio dei ministri. Conte, in partenza per il Vietnam, ha valutato "positivamente il fatto che dopo la conferenza stampa" i due leader delle "forze di maggioranza siano tornati a parlarsi". Il ritorno al dialogo "è una buona premessa - ha reso noto Palazzo Chigi - proprio come auspicato nel discorso di Conte, per procedere nella giusta direzione".
Viale dell'Astronomia esprime "preoccupazione" riguardo all'emendamento, presentato nell'ambito dell'iter di conversione del decreto, "che mira a eliminare la colpa grave e, quindi, la conseguente responsabilità erariale a carico dei funzionari pubblici che firmino la revoca dei contratti di concessione autostradale" si legge in una nota di Confindustria.
"Si tratta di una norma irragionevole che modificherebbe, nei fatti, i contratti in essere tra lo Stato e le società concessionarie con l'effetto di aumentare fortemente la percezione di inaffidabilità del nostro Paese per investitori e imprenditori generando conseguenze gravi per l'intero sistema produttivo. Per queste ragioni - si legge - Confindustria confida che l'emendamento sia al più presto cancellato e che si abbandoni ogni ipotesi analoga".