Trovato morto in ascensore, grande folla ai funerali di Donato Pangiarella

Stamani in programma interrogatorio della 33enne nigeriana

09 Settembre 2014   09:27  

Una folla numerosa di amici e conoscenti, Testimoni di Geova e non, ha voluto stringersi attorno alla famiglia di Donato Pangiarella, il 74enne trovato morto per infarto sabato scorso all'interno dell'ascensore di una palazzina di via Cerrano a Montesilvano.

In tantissimi hanno voluto porgere l'ultimo saluto a Donato in occasione del rito funebre celebrato presso la Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Spoltore, dove l'uomo risiedeva. Presente anche una delegazione dello Spoltore Calcio, di cui Donato era dirigente, occupandosi nello specifico di coordinare le attività dei bambini.

Il tiro si è svolto secondo le tradizioni della congregazione, benché l'uomo non avesse mai abbracciato ufficialmente la fede con il classico battesimo in acqua a differenza della moglie Carmela e dei figli Luigi, Roberto e Paola. Il ministro che ha officiato il rito lo ha descritto come "un uomo che conosceva bene la realtà biblica e la difendeva, legatissimo alla famiglia", mentre un amico lo ha ricordao come "una persona per bene, che di certo era andato in quella palazzina di Montesilvano solo per cercare il suo medico, e di sicuro non crediamo alla storia delle avances".

Stamani, intanto, è previsto l'interrogatorio presso il tribunale di Pescara dei Happy Ayegbeni, la 33enne di nazionalità nigeriana che ha sostenuto di essere stata oggetto di un tentativo di approccio dell'uomo, che lei avrebbe poi spinto per allontanarlo provocandogli una ferita in testa. Sottoposta in stato di fermo con l'accusa di omicidio preterintenzionale, in seguito al colloquio il giudce deciderà in merito all'eventuale convalida dell'arresto.


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