Tutti contro il sindaco Di Lorito censore del web

20 Maggio 2013   10:13  

Sta provocando una bufera l'idea del sindaco di centrosinistra di Spoltore Luciano Di Lorito di costituire una task force per monitorare periodicamente social network e blog per verificare se vi siano contenuti lesivi della dignità dei pubblici amministratori e, si , legge nella delibera, ''procedere legalmente senza ulteriore avvisi e/o atti nei confronti di eventuali responsabili, qualora il legale incaricato rilevi gli estremi delle ipotesi di reato censurati", a partire dalla diffamazione.

Prendono posizione contro un'iniziativa considerata anti-democratica e intimidatori, da opposti fronti politici il consigliere regionale del Popolo della libertà Riccardo Chiavaroli, e il circolo di Rifondazione comunista di Spoltore.

Chiavaroli: ''Un atto censorio e autoritario''

“Se davvero il Sindaco di Spoltore vuole tutelare l’onorabilità della sua amministrazione (e della politica), revochi la delibera di controllo e censura del web e non abbia timori delle opinioni altrui, anche se a volte sopra le righe del civile dibattito.

“L’adozione della delibera in questione - afferma Chiavaroli - è disonorevole ed è un gesto illiberale e dispendioso: esso sarebbe più adatto ad anacronistici sceriffi del web, che a una amministrazione che dovrebbe saper dare ascolto ai propri cittadini”.

“Quest’atto rivela una tentazione censoria e autoritaria davvero fuori luogo e, per altro, vista la sua inutilità, i costi di applicazione (economici, ma non solo) sono un danno ingiustificabile per le casse degli spoltoresi”.

Prc Spoltore: ''Così si spezza il rapporto tra Sindaco e cittadini''

''Quello che è accaduto a Spoltore ieri è un fatto gravissimo che travalica il contenuto stesso della delibera presa dalla Giunta comunale in materia di controllo delle opinioni sul web.

Così si spezza il rapporto tra Sindaco e cittadini, il Comune non è una istituzione qualsiasi al pari delle altre, in cui il rapporto è lontano, delegato, burocratico, il Comune è l'essenza stessa della comunità che sta insieme dandosi regole condivise.

Il Sindaco non a caso è definito “primo cittadino” perché si assume l'onere di amministrare la cosa pubblica e la comunità. Il Sindaco è presente in tutte le situazioni importanti della vita dei cittadini, sancisce le nascite, celebra i matrimoni, certifica le morti, è il responsabile della Protezione Civile, della Sanità. L'Italia è il Paese dei Comuni, di Pier Capponi, dell'ostilità espressa sin dall'inizio ai podestà, imposti dal fascismo, dell'umiliazione sentita da tutti, quando il Sindaco viene sostituito d'imperio dal Prefetto, rappresentante dello Stato.

I cittadini si aspettano di essere amministrati bene, non controllati e perseguiti per le opinioni espresse. Sindaco Di Lorito, il Sindaco è il primo degli amministratori, non lo sceriffo che gestisce il potere, circondandosi di lanzichenecchi e sgherri che lo proteggono.

Un Sindaco non deve avere paura dei propri cittadini, anche i più focosi, sarà la comunità stessa a fare quadrato se è amato e saprà farsi rispettare con azioni “da buon padre di famiglia”!

Sindaco Di Lorito, sarebbe un grande gesto, sia politico che umano, se ritornassi sui tuoi passi ritirando la delibera, nessuna umiliazione, sarei il primo ad elogiare l'intelligenza della riconsiderazione.
Sindaco Di Lorito, fai suonare le campane del Comune contro chi vorrebbe, illudendosi, avere una società di controllati e controllori e pensando così di vivere tutti più felici...''

 


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