L'epidemia di Covid-19 e le relative misure di contenimento hanno spinto l'economia italiana in una "profonda contrazione", le "misure rigorose imposte dal governo italiano a marzo" potrebbero portare a una ulteriore frenata nella seconda metà dell'anno. E' quanto emerge dalle previsioni economiche d'estate della Commissione. Secondo Bruxelles tuttavia, in assenza di una seconda ondata di contagi legati alla pandemia di coronavirus l'economia italiana inizierà a riprendersi nel terzo trimestre del 2020.
"E' probabile che si verifichi una perdita di produzione nei primi due trimestri più netti di quanto ipotizzato in primavera, con il PIL reale in calo dell'11,2% quest'anno. Nel 2021, l'espansione passera' da un rimbalzo tecnico a a recupero piu' genuino". Il Pil reale comuqnue "non si prevede che tornerà al suo livello del 2019 se non alla fine 2021. Secondo la Commissione inoltre, "con la revoca delle misure di confinamento, la spesa dei consumatori è destinata a riprendersi nel seconda meta' del 2020. I depositi delle famiglie sono aumentati considerevolmente". Al contrario, è probabile che quest'anno gli investimenti delle imprese rimangano depressi, data la forte incertezza.