Ue rinvia il Mes, Gualtieri: "Confido in consenso maggioranza"

05 Dicembre 2019   12:58  

L'Eurogruppo ha raggiunto un "accordo di principio" sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, che "non è stato finalizzato", ma che richiederà un "lavoro aggiuntivo" all'inizio del 2020 prima di essere firmato. Lo dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, dopo la mezzanotte al termine dell'Eurogruppo a Bruxelles.

Con l'Eurogruppo di oggi, ha spiegato, "abbiamo raggiunto i tre obiettivi che avevamo: consentire prima della finalizzazione un'espressione del Parlamento italiano, ottenere delle cose su una serie di aspetti, inclusa la subaggregazione dei titoli, ed evitare assolutamente una decisione sull'introduzione di una modifica sul trattamento prudenziale dei titoli di Stato. Questi tre obiettivi sono stati conseguiti e io sono personalmente soddisfatto".
 
"La subaggregazione dei titoli - continua Gualtieri - rende le Single-Limbe Cacs più simili alle Dual-Limb Cacs, un meccanismo intermedio, una cosa molto tecnica ma che per l'Italia era importante e che sarà esplicitamente contenuto nelle conclusioni di Mario Centeno. Questo aspetto richiederà un lavoro aggiuntivo all'inizio dell'anno nuovo, solo dopo il quale sarà possibile la finalizzazione dell'accordo. E poi, naturalmente, ci sarà la firma e le procedure di ratifica".

"Quello che è importante è che adesso è possibile anche per il Parlamento italiano esprimersi" sulla riforma, "come era l'impegno che avevamo raggiunto a livello di maggioranza, di non arrivare a delle decisioni definitive". "Quello raggiunto questa sera è un accordo di principio, che verrà finalizzato solo dopo le rispettive procedure nazionali", ha spiegato Gualtieri, dicendosi "fiducioso che sulla base" di quanto emerso oggi dall'Eurogruppo "sia possibile raggiungere un consenso all'interno della maggioranza, perché complessivamente è una condizione migliore di quella di partenza".

L'Italia ha infatti ottenuto l'eliminazione del tema del trattamento prudenziale dei titoli di Stato nei bilanci delle banche dalla discussione sull'Edis, lo schema europeo di assicurazione dei depositi. "Sono state respinte - ha spiegato il ministro - tutte le ipotesi di condizionalità del backstop", cioè il garante di ultima istanza per il Fondo unico di risoluzione. "Si tratta di un meccanismo di mutualizzazione delle risorse senza condizionalità, ed è il primo caso a livello europeo". "Per quanto riguarda l'Unione bancaria - ha continuato - è stata una discussione molto lunga e difficile, che si è tradotta nel fatto che dovremo continuare a lavorare su questo tema, perché noi abbiamo ottenuto l'eliminazione dalla roadmap l'eliminazione del riferimento al trattamento prudenziale dei titoli sovrani. Il lavoro dovrà continuare sull'Unione bancaria".

"E' bene chiarire che il nuovo trattato Mes non prevede in nessun modo alcuna ristrutturazione automatica del debito". "Questa - osserva Gualtieri - è una possibilità remota, che viene declinata esattamente come nel trattato precedente. Ed è bene, perché è molto bene che non ci sia un automatismo, che sarebbe stato dannoso e negativo per tutti i Paesi, inclusa l'Italia. E' possibile che ci sia, in estreme circostanze, la necessità di avere una ristrutturazione, ma è bene che questa ristrutturazione possa avvenire con la necessaria flessibilità, che la subaggregazione consente".

La subaggregazione delle limbs, di cui aveva parlato il premier Giuseppe Conte in Parlamento, costituiscono "un miglioramento, una garanzia in più. E' un tema estremamente tecnico: trovo interessante che possa guadagnare le prime pagine, ma è un punto significativo sul quale il presidente Conte si era impegnato e che è stato sancito. Vedrete che domani nella lettera di Mario Centeno ci sarà un esplicito riferimento a questo punto".

 

 

 

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