Ugl: ''No alla privatizzazione trasporti'' Federconsumantori: ''Sopprimere fermate inutili''

23 Novembre 2011   11:41  

La Segreteria Regionale Trasporti Abruzzo ritiene necessaria una attenta disamina sulle proposte, recentemente apparse sugli organi d'informazione, relative alla privatizzazione del trasporto locale pubblico in Abruzzo.

E' doveroso porsi il quesito: "le privatizzazioni sono sempre coincidenti con gli interessi del pubblico?... intendendo per pubblico tutti i cittadini di questa regione e non solo".

Lo afferma in una nota il segretario regionale Ugl-Trasporti, Maurizio Quondamstefano. "Il mondo del lavoro - prosegue - ha pagato in questi anni un "pedaggio" oneroso alla crisi economica e continuera' a pagarlo se non si metteranno in atto strategie che aumentino le opportunita' di lavoro invece di diminuirle.

L'economia si rilancera' solo se si tornera' a creare posti di lavoro e questo potra' avvenire solo dando stabilita' alle aziende e ai lavoratori e non precarieta'.

Le razionalizzazioni vanno fatte, ma e' giunta l'ora anche di tagliare e ridurre quei costi inutili che fino a ieri hanno gravato sul mondo dei Trasporti in Abruzzo.

Noi siamo convinti che la soluzione potrebbe essere quella dell'azienda unica in "Public Company", che porterebbe certamente ad avere una gestione efficiente e produttiva e nel contempo conservare la socialita' del trasporto locale pubblico nella nostra Regione".

E a proposito di razionalizzazione: la Federconsumatori propone la sopressione di fermate inutili dei treni, in quanto il nuovo contratto di servizio farà si che più i treni saranno lenti, più la Regione dovrà pagare un conto salato a Trenitalia. 

'' Bisogna eliminare le fermate inutili alle quali non sale nessuno. Ad esempio nella tratta dei treni Sulmona-L’Aquila si potrebbero sopprimere fermate inutili come quelle di Tione e Fagnano, in quella Pescara-Roma la sosta a Manoppello dove è difficile vedere qualcuno scendere o salire. Se quella fermata è utilizzata solo una decina di volte l’anno, conviene mettere a disposizione  un taxi e sopprimere la fermata.Se solo si effettuasse una normale manutenzione degli orari, si potrebbero ridurre del 10% i tempi di percorrenza attualmente assegnati ai treni, con notevoli risparmi per gli abruzzesi. Questa nostra incapacità a programmare i servizi ferroviari comporta che il treno 24024 che precedentemente partiva da Roma Tiburtina alle ore 11.53 per arrivare ad Avezzano alle ore 13.50 adesso parte alle ore 11.12 per arrivare ad Avezzano alla stessa ora ( + 41 minuti di percorrenza ). Il costo annuo per una fermata potrà raggiungere la spaventosa cifra di  20.000 euro, tutto ai danni della collettività'' 


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