Un abruzzese che era su Costa Concordia: "Saliti e poi fatti scendere da scialuppa"

17 Gennaio 2012   17:16  

 "A un'ora dall'incidente, intorno alle 22.30, il cameriere o addetto alle pulizie di origine filippina che ci aveva fatto salire su una scialuppa in 150 ci ha fatto scendere di nuovo sul ponte 4 perche' il comandante, ci ha detto, non aveva dato l'ordine di abbandonare la nave". Lo riferisce all'Agi Silvio Luciani, passeggero della Costa Concordia affondata venerdi' sera davanti l'isola del Giglio, sulla nave per partecipare alle selezioni di Professione Lookmaker.

"Ci sembrava incredibile ma siamo dovuti scendere di nuovo sul ponte 4 della nave che si inclinava sempre di piu' su un fianco, con scene di panico e nervosismo di alcuni padri che volevano invece lasciare comprensibilmente la nave - racconta Luciani, parrucchiere abruzzese di Lanciano (Chieti) - il segnale che comunicava di abbandonare la nave, le 7 sirene e un fischio prolungato, e' arrivato intorno alle 23, siamo saliti e dopo circa quaranta minuti abbiamo toccato terra con la scialuppa condotta dallo stesso cameriere".

Luciani conferma poi di aver visto il comandante Francesco Schettino poco prima dell'incidente nell'atrio tra il bar e il ristorante in compagnia di un ospite della nave. "Le comunicazioni dopo l'incidente - sottolinea il passeggero - erano tutte a nome del comandante: la prima rassicurava di mantenere la calma perche' era tutto sotto controllo e di portarci tutti sul ponte 4, la seconda erano codici con numeri e lettere, probabilmente dei messaggi per l'equipaggio, e la terza diceva che c'era stato un guasto al generatore elettrico della nave. Solo il giorno dopo - conclude Luciani - abbiamo invece scoperto che l'ancora era stata gettata prima dell'ultima comunicazione".


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