Un centro commerciale in area paesistica a Silvi, Acerbo: "La Regione dica no"

23 Gennaio 2012   17:04  

"Dopo aver consentito la realizzazione di un centro commerciale in zona di esondazione (Megalò) ora l’Abruzzo rischia di autorizzarne un altro in zona paesistica. Infatti è all’ordine del giorno del Consiglio Regionale di domani l’approvazione della variante al Piano Paesistico Regionale proposta dal Comune di Silvi al fine di rendere edificabili aree al momento vincolate". Lo rende noto Maurizio Acerbo, consigliere di Rifondazione.

"Da quando sono stato eletto in Consiglio Regionale contesto la prassi consolidata per la quale i Comuni, con il beneplacito della Regione, eliminano i vincoli sulle zone A e B del Piano Paesistico e pongo la questione dell’assoluta superficialità con cui il settore competente e il Consiglio avallano le richieste dei Comuni di cementificare aree paesistiche. Per capirci si tratta della procedura assai discutibile con cui la Regione autorizzò nel 2004 la realizzazione di costruzioni alberghiere sulla spiaggia di Francavilla.

Tali modifiche sulla base della normativa vigente - spiega Acerbo - dovrebbero essere autorizzate nel caso di palese incongruenza tra lo strumento pianificatorio regionale e l’effettivo stato dei luoghi. Nel caso di Silvi è evidente che si tratta di una mera operazione di valorizzazione immobiliarista di aree finora sottratte alla cementificazione. Infatti per esempio vengono eliminati i vincoli sulle aree all’altezza della rotatoria sulla Strada Statale 16 all’imbocco della Strada Provinciale 553 per Atri. Un’area di indubbio pregio paesaggistico che consente dalla statale la vista delle pendici collinari verrebbe inesorabilmente cementificata.

Si tratta di area di altissimo pregio paesaggistico proprio per l’altissima densità edificatoria del cosiddetto 'corridoio adriatico'. Se domani il Consiglio regionale voterà il parere favorevole alle richieste del Comune di Silvi sarà aperta la strada alla realizzazione su quelle aree assai appetibili sulla Statale 16 dell’ennesimo centro commerciale. Su un’area che nel Piano Territoriale Provinciale è inquadrata come 'zona B8 terreni agricoli periurbani con funzioni di riequilibrio ecologico rispetto all’area urbana' (art.23 NTA del PTP) e che nel Piano Paesistico Regionale è in zona A3 conservazione parziale il sindaco Vallescura e la sua maggioranza si preparano a far realizzare edilizia commerciale.

Infatti - prosegue Acerbo - già nel 2010 il comune di Silvi ha approvato lo schema di accordo procedimentale (che allego) recependo la proposta di “programma integrato di intervento” di un privato che attende per completare l’iter il sì del Consiglio Regionale. Particolare che il sindaco Vallescura durante le audizioni in commissione aveva prima dimenticato di comunicare e sul quale poi ha glissato. Faccio notare che il sindaco è stato ascoltato dalla commissione per ben due volte consecutive per caldeggiare il provvedimento mentre è stata negata l'audizione alle associazioni ambientaliste che ne avevano fatto richiesta.

Ricordo - conclude Acerbo - che l’approvazione del Consiglio Regionale è 'imprescindibile' e quindi ogni singolo consigliere regionale è responsabile".


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