Università, 1000 posti letto nei paesi intorno a L'Aquila

22 Luglio 2009   13:55  

Sono dieci i comuni dell'aquilano che grazie al lavoro di sinergia attuato dal Consiglio regionale hanno individuato una serie di abitazioni  che inserite in un elenco, fornito poi all'Università dell'Aquila, potranno ospitare dall'inizio dell'anno accademico mille posti letto per gli studenti fuori sede.

"Pur essendo una iniziativa importante riguarda un numero insufficiente e inadeguato al fabbisogno" dicono alcuni rappresentanti degli studenti, che criticano fra l'altro il fatto che le istituzioni coinvolte non sborsino un euro dalle proprie casse a favore della residenzialità studentesca.

Gli studenti pagheranno quote di affitto calmierate nelle abitazioni che gli saranno assegnate dall'ateneo secondo modalità ancora da individuare. Convenzioni saranno attivate anche con ristoratori per il vitto e con la stessa Regione per i trasporti.

I Comuni coinvolti nel progetto, che stanno individuando gli alloggi per gli studenti, sono: Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, Barete, Cagnano Amiterno, Capitignano, Lucoli, Montereale, Pizzoli, Scoppito e Tornimparte.

Ieri il presidente della Regione Gianni Chiodi aveva incontrato una delegazione degli universitari dell'Udu che presidiavano l'ingresso dell'Emiciclo per chiedere maggiori risorse a favore del diritto allo studio e interventi a favore della residenzialità studentesca.

Nelle interviste Giorgio De Matteis, Vice Presidente Consiglio regionale, Ferdinando Di Orio, Rettore UNiversità L'Aquila.

(MS)

UDU: DALLA REGIONE NEMMENO UN EURO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

"Nemmeno un euro dalla Regione Abruzzo per il diritto allo studio all'Aquila". Ad affermarlo e'l'Unione degli Universitari che condanna l'atteggiamento della Regione che, ad oggi, non ha investito alcuna risorsa per il diritto allo studio all'Aquila. Le risposte fornite all'incontro di ieri con l'assessore Gatti e il presidente Chiodi e quelle fornite oggi nella conferenza stampa del vice presidente Giorgio De Matteis, secondo l'Udu "sono del tutto insufficienti e non risolvono affatto i problemi posti dagli studenti. Allo stato attuale - continuano gli studenti - la Regione Abruzzo non mette un euro per gli universitari dell'aquila. Nulla su borse di studio, ripristino dei servizi, alloggi, trasporti. L'unica cosa di cui si occupa la Regione e' favorire il 'libero mercato' con operazioni a 'costo zero'. Di fatto questa e' la considerazione che l'Amministrazione Regionale ha del diritto allo studio: una voce di spesa che deve rimanere a zero. Chiediamo al vice presidente Giorgio De Matteis - prosegue l'Udu - di occuparsi delle competenze che la Regione ha sul diritto allo studio e non di favorire il mercato privato degli affitti. Infatti appare incredibile che ad oggi, pur dicendo di rappresentare il territorio aquilano, non stia mettendo in campo nessuna iniziativa per investire risorse pubbliche sul diritto allo studio nella sua citta'. Ad oggi, infatti, la soluzione prospettata e' quella di affidare gli studenti al mercato privato dei comuni limitrofi. Questa soluzione e' inaccettabile. Chiediamo alla Regione risposte vere sul diritto allo studio, non di gettare 'fumo negli occhi' degli studenti. La Regione - vanno avanti gli universitari - deve garantire la gestione pubblica degli alloggi gia' presenti, Reiss Romoli, Casale Marinangeli e quelli futuri della Casa dello studente della Regione Lombardia, tramite un intervento straordinario che renda l'Adsu in grado di gestirli trasformandola in un centro residenziale universitario, costruito con Regione e universita'; tutto questo per garantire trasparenza nell'attribuzione e nella gestione degli alloggi. Ma di questo - conclude l'Udu - la Regione pare non interessarsi. Le interessa solo incoraggiare il mercato privato degli affitti per sfruttare gli studenti, come succedeva prima del terremoto". 

DI ORIO: OLTRE LA METÀ DEGLI STUDENTI FUORI SEDE TORNERÀ

Oltre la meta'degli studenti universitari fuori sede aquilani tornera'nel capoluogo alla ripresa dell'anno accademico. Lo ha dichiarato il rettore dell'universita'degli studi dell'Aquila, Ferdinando Di Orio. Il rettore ha stimato un rientro di circa ottomila studenti che sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni a causa del sisma del 6 aprile, a fronte di oltre tredicimila fuori sede presenti in citta'prima del terremoto. In un sondaggio effettuato dall'universita'su un campione di 400 studenti, 180 hanno dichiarato che effettuaranno regolarmente l'iscrizione; 130 lo faranno solo ci sara' disponibilita' di un alloggio; gli altri andranno via dall'Aquila. "Complessivamente - ha dichiarato Di Orio - abbiamo stimato una perdita di iscrizioni di circa il 50 per cento. Dopo il sisma tutte le nostre strutture erano inutilizzabili, ma nonostatnte cio' nessun esame e'andato perso. Abbiamo affittato gli spazi necessari e stiamo ristruturando, dove possibile, quelli gia'esistenti. Per invogliare gli studenti a tornare all'Aquila dobbiamo garantire le residenze studentesce: la caserma della Guardia di Finanza a Coppito sarebbe l'ideale e ci permetterebbe di coprire tremila posti letto. Forse pero' - ha concluso - non si riuscira'ad arrivare a questa soluzione. La Regione deve comunque garantire una vivibilita'agli studenti".


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