Università nel caos, a L'Aquila studenti contro le "scatole vuote"

Proteste in tutto Abruzzo contro Ddl Gelmini

30 Novembre 2010   18:16  

Si allarga a tutte gli atenei abruzzesi la protesta degli studenti contro il Ddl Gelmini, in queste ore in discussione in Parlamento. Dopo le occupazioni di ieri all'Aquila e a Chieti, oggi la mobilitazione degli studenti è cominciata anche a Teramo e Pescara.
Nel capoluogo adriatico la mobilitazione riguarda in particolare le facoltà di Architettura e Lingue.
A Teramo è stata invece nuovamente occupata la radio della facoltà.

Le Assemblee di Lettere e Ingegneria dell'Universita' dell'Aquila - rende noto l'Udu - hanno deliberato di convergere verso Coppito1, dove si seguiranno in diretta dalle 19.00 le dichiarazioni di voto sul DDL e la votazione finale prevista per le ore 20.00. La diretta dalla Camera dei Deputati - informa l'Udu - e' aperta a tutta la cittadinanza.

Guarda i servizi sulle proteste di Chieti e L'Aquila di stamattina.

L'AQUILA
"Ormai da troppo tempo gli studenti dell'Universtia' dell'Aquila sono senza alcun tipo di servizio: ne' mense, ne' trasporti, ne' borse di studio".
Così rappresentanti dell'Udu hanno deciso di denunciare la situazione esponendo, poco fa, nei pressi del polo scientifico di Coppito alcuni striscioni di denuncia.
"Sono mesi - si legge in una nota - che l'Udu chiede risposte e impegno concreto da parte della Regione Abruzzo, ma inutilmente. Il Governo regionale si e' dimostrato del tutto assente e incurante delle esigenze della popolazione studentesca. Diversi sono stati gli appuntamenti in cui gli universtitari hanno chiesto delle risposte: il 10 novembre, con un sit in fuori le mense terminate e inutilizzate di coppito e della optimes; il 17 novembre, con una manifestazione divenuta un vero e proprio assedio alla Regione da parte di un migliaio di studenti in cerca di risposte, terminata con un incontro solo dopo un blocco stradale; il 22 novembre, con un incontro con il Presidente Chiodi , l'assessore Gatti e il Commissario ADSU D'Ascanio, dove ,nonostante le divergenze, almeno si e' riusciti per la prima volta a sedersi e confrontarsi intorno ad un tavolo; oggi 30 novembre in occasione dell'occupazione della Facolta' di Scienze a Coppito con blitz nei luoghi simbolo dell'inadempienza della Regione". E quindi nella struttura polivalente donata dal Canada, inaugurata in pompa magna ma ancora inesorabilmente chiusa, alla mensa vecchia, ancora lesionata e dunque inutilizzata, e in quella provvisoria da oltre un mese inspiegabilmente chiusa e all'ormai famoso Casale Marinangeli, casa dello studente pubblica da anni abbandonata al suo destino: tutti edifici esistenti ma inutilizzati, che gli atudenti hanno chiamato "scatole vuote".
"Gli studenti - si legge ancora nella nota dell'Udu - chiedono l'utilizzo di queste 5 strutture.
Queste 'scatole vuote' sono la testimonianza piu' grave dell'immobilismo e dell'indifferenza di cui sono oggetto gli studenti universitari da parte di tutti gli Enti Locali. Adesso l'Udu chiede al Presidente Chiodi cos'altro devono fare gli universitari per ottenere risposte concrete rispetto alle tante richieste fatte".
Nell'intervista video Michele Di Biase, Udu L'Aquila.

Leggi il documento elaborato dall'assemblea permanente di Coppito.

L'Assemblea permanente di Coppito, che comprendeva studenti delle Facoltà di Scienze MMFFNN, Medicina, Biotecnologie, Psicologia, ha anche approvato un documento indirizzato al Comune dell'Aquila, riguardante trasporti urbani, Casa dello Studente della Regione Lombardia e la struttura polifunzionale costruita con i Fondi del Canada. In particolare gli studenti chiedono al Comune di destinare i fondi del Progetto Anci al trasporto pubblico per gli studenti universitari; di garantire la gestione pubblica della Casa dello Studente San Carlo Borromeo e che venga immediatamente resa disponibili la struttura costruita con fondi canadesi, inaugurata lo scorso 18 ottobre.
Ecco il testo del documento approvato dall'Assemblea:

Al Sindaco del Comune dell'Aquila

All'Assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila

Gli studenti riuniti in assemblea permanente, presso la Facoltà Occupata del Polo di Coppito, in merito alle problematiche legate all'Amministrazione comunale dell'Aquila, espongono quanto segue:

1) Trasporti urbani. Gli studenti ritengono assolutamente insufficiente l'attuale trasporto urbano che collega le varie zone della Città. Il trasporto urbano è ritenuto essenziale per collegare le varie zone di una città che ormai si sviluppa su una distanza di quasi 30 km.

Attualmente si ravvisa un servizio totalmente assente nei festivi e nei feriali dopo le ore 20.00; i collegamenti nelle ore di punta sono insufficienti; mancano collegamenti tra i poli universitari e i punti nevralgici della città.

Gli studenti ritengono essenziale un investimento forte da parte del Comune dell'Aquila sul trasporto urbano. Il progetto finanziato dall'Anci e cofinanziato da Adsu, Ama, Università dell'Aquila e Comune dell'Aquila, prevede la realizzazione di servizi di prossimità per gli studenti universitari.

E' dunque assurdo che il Comune dell'Aquila abbia deciso di abbandonare il progetto dei trasporti serali e notturni, così come il progetto dell'Agenzia Casa; così come risulta incomprensibile come da parte del Comune ci sia un indebolimento della partnership con Università, Adsu e Ama per far spazio ad iniziative, seppur interessanti, di stampo privatistico e in questo senso non rivolte alla generalità degli studenti.

2) San Carlo Borromeo - Residenza “Okkupata...dalla Curia”

Il ruolo del Comune dell'Aquila è centrale in questa vicenda. In base all'Accordo di Programma Approvato e sottoscritto dagli Enti interessati, la proprietà della struttura è del Comune dell'Aquila, che avrebbe dovuto cederla alla Regione Abruzzo, con il vincolo che quest'ultima la passasse all'Adsu per la gestione.

Ad oggi la gestione della Casa dello Studente della Regione Lombardia è gestita dalla Curia dell'Aquila, su affidamento della Regione Abruzzo.

Non è neanche chiaro se il Comune dell'Aquila abbia acquisito al patrimonio lo stabile ed abbia regolarmente proceduto alla consegna alla Regione.

Il Consiglio Comunale si è già espresso ormai molti mesi fa per far si che la Giunta garantisse il rispetto dell'Accordo di Programma.

Gli studenti occupanti chiedono al Comune dell'Aquila e agli Assessori Comunali competenti un impegno per garantire il rispetto dell'Accordo di Programma e la conseguente gestione pubblica della San Carlo Borromeo da parte dell'Adsu

3) Struttura Canada

La struttura costruita con i Fondi del Canada, presso il Polo di Coppito, inaugurata il 18 ottobre, non è attualmente funzionante.

Il destinatario formale della struttura è il Comune dell'Aquila, che deve garantire l'uso a favore degli studenti universitari, così come risulta dall'intesa firmata.

Gli studenti chiedono al Comune di accelerare tutte le procedure atte a rendere funzionante la struttura e che sia di immediata disponibilità dell'Adsu.

4) Indifferenza

Non si può non osservare criticamente come sia nella grande giornata del 17 Novembre e ancor più durante questi giorni di protesta, cominciati con i blitz sui tetti e alla Scuola della Finanza e continuati con occupazioni partecipatissime ed azioni anche clamorose a ripetizione, non sia emerso alcun segno di attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale.

Un indifferenza che è il sintomo dell'indifferenza nei confronti del tema della Città Universitaria e che purtoppo fa il paio con l'indifferenza della Regione Abruzzo.

 

"La mobilitazione degli studenti universitari in quasi tutti gli atenei italiani - afferma Francesco Iritale, segretario comunale Pd - è la dimostrazione più netta dello sfascio che caratterizza l’Italia sotto il Governo Berlusconi.
La proposta di legge Gelmini disegna un’università caratterizzata dal precariato e dall’incertezza.
Poter fare ricerca - prosegue - diviene dunque una chimera per i giovani laureati italiani che sono, nella maggior parte dei casi, costretti a fuggire all’estero per inseguire il sogno di continuare a studiare.
Si è più volte sottolineato il fatto che la via di uscita alla crisi globale consiste in massicci investimenti proprio nei settori della ricerca e dell’innovazione.
La proposta Gelmini è un passo indietro rispetto a questa prospettiva.
A L’Aquila - aggiunge Iritale - la protesta degli studenti si arricchisce delle problematiche locali legate in primo luogo ai danni del sisma: è importante che tutta la città si unisca attorno agli studenti in mobilitazione per ribadire la centralità dell’Università nelle strategie future dello sviluppo del territorio.
Il Partito Democratico dell’Aquila esprime piena solidarietà agli studenti, ai ricercatori, ai docenti e a tutto il personale in mobilitazione: la loro battaglia è anche una nostra battaglia!".

PESCARA
Circa 200 persone, tra studenti universitari e delle scuole superiori, hanno occupato, nel pomeriggio, un'aula della facoltà di Architettura dell'università "D'Annunzio" per protestare contro il Ddl Gelmini in discussione alla Camera. Il corteo, partito dal piazzale della "Madonnina", nei pressi del porto del capoluogo adriatico, ha attraversato il "ponte del mare", per poi percorrere viale Pindaro ed arrivare all'ateneo. I manifestanti hanno interrotto le lezioni in corso ed hanno organizzato un'assemblea per discutere sulle forme di protesta da portare avanti nei prossimi giorni. Nel corso del dibattito verrà anche deciso se occupare le scuole della città. Già in mattinata gli studenti universitari avevano manifestato con un sit-in nella sede della facoltà di Architettura ed un corteo in viale Pindaro.

TERAMO
Una decina di studenti dell'Udu ha occupato nuovamente la radio dell'università, Radio Frequenza, interrompendo la programmazione ordinaria e dando vita a un dibattito per protestare contro il Ddl Gelmini in discussione alla Camera. Analogo gesto fu fatto da un gruppo di ricercatori nei giorni scorsi.
Assemblee pubbliche si sono svolte in mattinata nei corridoi dell'ateneo e nel centro della città.

CHIETI
Dibattiti e lezioni alternative da ieri pomeriggio animano la facoltà di lettere della D'Annunzio, pacificamente occupata dagli studenti da ieri pomeriggio. Questa mattina si sono bloccate anche le attività didattiche di Psicologia, Scienze sociali e Scienze della formazione.

Da oggi a Chieti e in provincia sono iniziate anche le manifestazioni degli studenti delle scuole superiori che, con le prime occupazioni ed autogestioni, esprimono la propria contrarietà al Ddl Gelmini in discussione alla Camera. Il liceo classico "Gian Battista Vico", infatti, è occupato da ieri pomeriggio, mentre è in corso l'autogestione all'Istituto Statale D'Arte "Nicola Da Guardiagrele". Prendono il via, in modo analogo, forme di protesta in tutto il territorio della provincia chietina: a Lanciano, ad esempio, al momento risultano occupate quasi tutte le scuole della città, mentre ad Ortona gli studenti del liceo classico sono in autogestione da ieri. Per giovedì mattina è stato organizzato un corteo che sfilerà per le vie di Chieti e da quel momento, fanno sapere i promotori, partiranno le proteste anche in altri istituti. Nel frattempo prosegue senza problemi l'occupazione del Polo didattico di Lettere dell'Università "D'Annunzio", presidiato da ieri pomeriggio. In circa 200 hanno passato la notte all'interno della facoltà, mentre flussi anche maggiori di studenti si registrano durante il giorno.


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