Uomo arrampicato su traliccio per protesta e non vuole scendere

29 Agosto 2009   13:21  

L'uomo che da ieri sera si e' arrampicato su un traliccio dell'energia elettrica a Citta' Sant'Angelo, nel pescarese, non ha ancora interrotto la sua singolare protesta. Ha trascorso la notte li', ad un'altezza di circa 30 metri, e si ostina a non scendere. Hanno provato a farlo ragionare vigili del fuoco, medici del 118 e carabinieri. Trattandosi di una persona con problemi psichiatrici, si e' in attesa dell'arrivo di uno specialista che possa parlare con lui per convincerlo a desistere. Per evitare pericoli ieri sera si e' provveduto a interrompere l'energia sul traliccio.
L'uomo che si e' arrampicato sul traliccio dell'alta tensione a Citta' Sant'Angelo e' Natalino D'Addesa, di 43anni, di San Giovanni Teatino (Chieti), celibe e disoccupato. Lo riferiscono i carabinieri, coordinati dal luogotenente Pasquale Di Palo, della compagnia di Montesilvano (Pescara). L'uomo, spiegano i militari, e' sofferente di schizofrenia paranoica delirante ed e' in cura al Centro di salute mentale dell'ospedale di Chieti. Ieri era in ambulanza e stava per essere ricoverato in una casa di cura di Citta' Sant'Angelo (dove avrebbe dovuto trascorrere sei mesi) quando e' sceso dal mezzo ed e' fuggito via, arrampicandosi sul traliccio. Ai soccorritori ha annunciato che sarebbe sceso solo all'arrivo del sindaco di San Giovanni Teatino che in questo momento non e' in Italia. Sul posto, quindi, si e' recato il vice sindaco. L'uomo chiede un posto di lavoro. I carabinieri, presenti sotto il traliccio da ieri sera, spiegano anche che gli sono stati consegnati dei viveri. Per mettere in sicurezza il 43enne, poi, e' stata tolta la corrente elettrica nella zona, e questo provocherebbe disagi alle attivita'.


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