Urbanistica: aree bianche e Prg al centro del dibattito politico

Come per le precedenti anche per l'attuale amministrazione comunale aquilana l'urbanistica sta rappresentando la difficoltà maggiore e quella che mette più a rischio l'unità della coalizione.

Il dibattito che in questi giorni sta creando non poche controversie, trasversalmente all'interno delle forze politiche presenti in consiglio comunale, è incentrato sull'accordo di programma, che Comune e Provincia hanno stipulato con società private che prevede, attraverso una variante al piano regolatore, la realizzazione di infrastrutture ad uso commerciale e direzionale in località Sant'Antonio, per complessivi diecimila metri quadri da realizzare su area destinata per lo più a verde pubblico.

Non pochi scetticismi e persino dubbi sulla proprietà dell'area da parte di alcuni consiglieri hanno portato al ritiro della delibera inserita all'ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri in apertura di seduta, ed il rischio ora è che sfumi tutta l'operazione, l'accordo di programma firmato il 28 novembre scorso ha infatti un mese di tempo per essere ratificato dal Consiglio comunale, pena la sua inefficacia.

La discussione politica ruota poi attorno alla stesura del nuovo piano regolatore generale attesa da anni, i cui ritardi stanno portando ad una deleteria deregulation urbanistica.

Sono cinque milioni di metri quadri le superfici il cui vincolo urbanistico previsto nel piano regolatore del 1978 è decaduto, fra le quali figurano quelle oggetto degli interventi dei privati, e per le quali il Comune tarda nell'individuazione di una nuova destinazione d'uso. Il rischio è che procedere con varianti al prg per ogni singolo caso non crei i presupposti per una efficace pianificazione urbanistica complessiva.

Al progetto di Sant'Antonio si è per ora opposto con forza il Consiglio della VII Circoscrizione (intervista al presidente Luciano D'Angelo).

(MS)