Usura: quattro arresti nel teramano

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Giulianova, agli ordini del luogotenente Antonio Longo, in collaborazione con i militari della Stazione di Mosciano Sant'Angelo, hanno arrestato quattro persone per concorso continuato in usura.

Gli arrestati sono Alfredo Di Rocco, 46 anni, residente a Giulianova, la moglie Giovina, anch'ella 46enne, Rocco Bevilacqua, originario di Satriano di Lucania, 54 anni, residente a Giulianova e Ferdinando Di Rocco, 41 anni, anch'egli residente a Giulianova.

I quattro sono accusati di aver prestato 3 mila euro ad un autotrasportatore di Mosciano, in difficolta' economiche. L'uomo doveva restituire il denaro con interessi pari al 35% su base mensile. Stremato economicamente ed anche psicologicamente, l'autotraspotartore ha cosi' deciso di sporgere denuncia ai carabinieri di Mosciano sant'Angelo.

L'opera dell'Arma non tarda ad arrivare e dopo qualche giorno, necessario per eseguire i dovuti accertamenti, scatta la trappola. Cosi' la mattina del 10.settembre, verso le ore 10.30, in piazza Roma di Giulianova, mentre Rocco Bevilacqua e Ferdinando di Rocco, si apprestano a ritirare l'ennesimo rateo usuraio, intervengono i militari, traendoli in arresto in flagranza. Nel frattempo i coniugi Di Rocco, si trovano in giro per le vie di Giulianova, venuti a conoscenza dell'arresto dei due complici, riescono a sottrarsi momentaneamente alla cattura, scappando e rifugiandosi presso l'abitazione di alcuni parenti che si trovano a Sulmona. Ma i Carabinieri che non hanno mai smesso si essere sulle loro tracce, richiedono ed ottengono dal Gip di Teramo, l'emissione di una misura cautelare in carcere nei confronti degli stessi della coppia. Cosi' la mattina del 12 settembre verso le ore 13.00, Alfredo Di Rocco e la moglie Giovina, vengono arrestati dai carabinieri di di Sulmona, mentre escono dall'abitazione dei parenti.

I carabinieri hanno raccolto sufficienti prove anche nei loro confronti e si apprestano ad eseguire ulteriori accertamenti per verificare se ci siano altri casi analoghi, invitando come sempre alla collaborazione coloro che sono vittime di tale fenomeno.