Val di Sangro, galleria Spagone riapre a febbraio

Lesionata dopo terremoto S. Giuliano del 2002

24 Novembre 2010   17:40  

Ai primi giorni di febbraio sarà riaperta la galleria Spagone sulla Fondo Valle Sangro: il sopralluogo chiesto dalla Provincia dà esito positivo

La galleria Spagone sulla Fondo Valle Sangro, chiusa dal 2002 in seguito al terremoto che colpì il Molise, sarà riaperta entro i primi giorni del mese di febbraio 2011: lo ha assicurato questa mattina il capo del compartimento Anas dell'Abruzzo, Valerio Mele, al presidente, Enrico Di Giuseppantonio, nel corso del sopralluogo realizzato allo svincolo di Colledimezzo sulla SS652.

«Sono grato – ha spiegato il presidente Di Giuseppantonio – all'ing. Mele per aver risposto con sollecitudine al mio appello e per lo sforzo messo in campo dall'Anas per risolvere un problema annoso che si trascinava da troppo tempo.

Come Provincia ci siamo sempre posti a difesa del nostro territorio e da quando sono presidente mi sono preoccupato di sollecitare tutti gli enti di competenza per sbloccare tutte quelle situazioni incompiute che nel nostro territorio rallentano lo sviluppo e ingessano la nostra economia».

Dopo il sopralluogo, il presidente Di Giuseppantonio e l'ing. Mele, su invito del consigliere provinciale e delegato regionale dell'Associazione Piccoli Comuni d'Italia, Arturo Scopino, hanno incontrato i sindaci dei Comuni che insistono sul territorio nella sede della comunità montana di Villa Santa Maria.

«Abbiamo discusso - ha spiegato il presidente Di Giuseppantonio - sul completamento della Fondo Valle Sangro, che ho sollecitato all'ing. Gavino Coratza, direttore generale tecnico dell'Anas nel mio inconto a Roma: il tratto variante di Quadri-stazione di Gamberale, atteso da oltre trent'anni, potrà essere progettato definitivamente l'anno prossimo e successivamente si dovranno reperire i 160 milioni di euro necessari per la realizzazione di quei 6 km mancanti.

Ho ribadito all'ing. Mele l'assoluta necessità di porre mano rapidamente a quest'opera che rappresenta una infrasfruttura fondamentale per il collegamento rapido tra l'Adriatico e il Tirreno e soprattutto perché è al servizio di una delle zone industriali più grandi dell'intero cento-sud. Vigilerò attentamente affinché gli impegni presi dall'Anas siano puntualmente rispettati».


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