Valanga sul Gran Sasso, morti due escursionisti

Altre due valanghe a Roccaraso e Aremogna

31 Gennaio 2010   18:00  

Incidente ad alta quota oggi sul Gran Sasso.

Intorno alle ore 13 una valanga ha investito tre escursionisti del Cai di Roma che, nonostante le racomandazioni avute questa mattina alla base della funivia sul pericolo derivante dalla abbondante quantità di neve caduta nelle ultime ore e nonostante il perdurante maltempo, si sono avventurati per un fuori pista.

Il sopravvissuto, Antonio Leone, 44 anni, ha subito dato l'allarme. I soccorsi sono riusciti ad estrarre Francesca Laera, di età compresa fra i 30 e i 35 anni, purtroppo senza vita. Ancora disperso Franco Mataloni di 48 anni, le ricerche proseguiranno finchè non sarà buio anche se le possibilità di ritrovarlo in vita sono pochissime. Trovato anche il corpo del secondo escursionista Franco Mataloni, di 48 anni.

Ad accorrere sul posto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, del soccorso alpino della Guardia di Finanza, polizia e carabinieri con l'ausilio delle unità cinofile da valanga.

Nelle interviste Vittorio Miconi (presidente Centro Turistico Gran Sasso), due soccorritori della Guardia di Finanza, Bruno Petriccione vice questore aggiunto del Cfs.

Altre due valanghe, senza conseguenze, ci sono state a Roccaraso e all'Aremogna. La Forestale mette in guardia, ecco il comunicato.

A seguito delle abbondanti precipitazioni nevose che hanno interessato l’Abruzzo interno e meridionale, si sconsigliano le uscite sci-alpinistiche ed escursionistiche in quota, a causa di possibili distacchi spontanei e/o provocati di neve a debole coesione o a lastroni di superficie. In ogni caso si consiglia di prestare la massima attenzione agli estesi accumuli di neve fresca, alle cornici, alla instabilità di pendii ripidi a causa del debole assestamento degli strati nevosi ed alla cattiva visibilità in quota.

Il grado del pericolo rimane “Marcato 3” in generale alle medie-alte quote, della scala europea del rischio, su singoli pendii ripidi, nei canaloni e negli impluvi ove, il manto nevoso non è ancora ben consolidato con gli strati sottostanti e sui versanti particolarmente esposti ad irraggiamento solare. (consulta www.meteomont.org).

Proprio in data odierna il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato l’attività di sensibilizzazione e di monitoraggio per prevenire gli eventi valanghivi, invitando gli impiantisti ed i Comuni a svolgere un’accurata valutazione del rischio latente e delle situazioni di pericolo legati alle valanghe ed un campagna di informazione rivolta ai fruitori della montagna.

Sempre in data odierna il Corpo Forestale dello Stato è stato impegnato assieme al CNSAS e ad altri corpi di protezione civile, nell’attività di ricerca e soccorso in valanga, in:

·              Loc. Aremogna- Comune di Roccaraso.

L’evento si è registrato verso le ore 10,00.

Due sciatori: P. E., le iniziali, nata a Napoli nel 1976 ed ivi residente assieme ad A. U., le iniziali,, nato a Napoli nel 1971 ed ivi residente, nell’intendo di effettuare un fuori pista hanno provocato un taglio di neve fresca (a lastroni) che li ha “scaraventati” fino ad un centinaio di metri dal punto di frattura della neve e distanti tra loro di circa 20 mt..

L’area interessata dall’evento risulta il cucchiaio di sinistra della Telecabina dell’Aremogna ed il punto di taglio della neve è di fronte ai paravalanghe ivi ubicati.

I due sciatori sono rimasti “sepolti” dalla neve per 1 mt ed hanno potuto allertare i soccorsi.

L’A. U. dopo il recupero è stato trasferito presso l’Ospedale Civile di Castel di Sangro per sospetta frattura al femore destro, risulta essere illesa P.E..

Sul posto anche il comando stazione forestale di Roccaraso.

·              Loc. Campo Imperatore tra Monte Portella e Monte Aquila direzione rifugio Duca degli Abruzzi- Comune di L’Aquila

L’evento si è registrato alle ore 13.40 circa con condizioni meteo proibitive (visibilità pessima, vento forte e bufera di neve in atto)

Tre rocciatori laziali: L.A. nato a Lecce nel 1967, M.F. (direttore Cai di Roma) e  L.F., equipaggiati con ramponi e piccozze, nell’intento di scalare un versante ghiacciato, con pendenza compresa tra i 40° ed i 50 °, a causa del sovraccarico prodotto da loro stessi, hanno innescato la valanga e ne sono rimasti coinvolti. Si è distaccata una valanga di superficie a debole coesione ed a  lastroni di grandi dimensioni: 150 m di fronte per una fratture di diversi metri, staccatasi da una quota di circa 2300 m che ha raggiunto quota 2100.

L.A. , è stato spinto fuori dalla valanga dalla stessa massa di neve ed ha lanciato l’allarme, pur se sotto shock, ma illeso,  per avviare le ricerche dei due compagni scomparsi.

Il Corpo forestale dello Stato è intervenuto con 18 uomini proveniente dai Comandi stazione di Assergi, Lucoli e Rocca di Mezzo, nonché con le unità altamente specializzate del Soccorso Alpino Forestale.

L’attività di ricerca svolta in collaborazione con il CNSAS e la Guardia di Finanza ha permesso il rinvenimento di L.F. nelle prime ore del pomeriggio, sotto circa un metro di neve, e verso le 17 e 30 dell’altro compagno di escursione ad una profondità maggiore.

·              Loc. monte costa delle vitelle – Comune di Pescasseroli-

L’evento si è registrato alle ore 09.40 circa.

Si è distaccata una valanga di superficie a  lastroni di medie dimensioni: 70 m di fronte per una fratture di circa 50 cm, staccatasi da una quota di circa 1800 m che ha raggiunto quota 1500.

Il Corpo forestale dello Stato è intervenuto con il Comando Stazione di Villetta Barrea che è alla ricerca di uno sciatore, che probabilmente ha provocato la valanga.


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