Pierluigi Tancredi è stato assolto dal tribunale del'Aquila per la vicenda della vendita del capannone della Asm, nel periodo in cui e stato presidente della municipalizzata del capoluiog abruzzese. Ed ora chiede le scuse da parte di chi ha intentato nei suoi confronti un processo di piazza.
A seguire la sua nota:
"Vorrei esprimere profonda soddisfazione per la sentenza di 'assoluzione con formula piena', pronunciata stamane dal Tribunale dell’Aquila, che ha sancito la mia assoluta buona fede nella vicenda dell’acquisto del capannone da adibire a sede dell’Asm".
"Ero assolutamente convinto che non poteva esserci epilogo diverso giacché le scelte gestionali operate durante il mio mandato di presidente sono sempre state improntate alla trasparenza, all’efficienza ed all’efficacia dell’azienda e sono sempre state prese nell’interesse della collettività".
"Ho sempre creduto fortemente nello stato di diritto e nella presunzione di innocenza, e non ho mai smesso di avere una incondizionata fiducia nell’operato della magistratura, sia inquirente che giudicante".
"Ciò che mi preme stigmatizzare – conclude Tancredi - è la gogna mediatica alla quale sono stato sottoposto in questi ultimi anni.
La mia condizione di cittadino indagato ha provocato automaticamente il giudizio sommario di una parte dell’opinione pubblica, sempre più spesso influenzata da alcuni organi di informazione.
Una stampa di parte che non ha esitato a gettare fango sulla mia persona e sulla mia condotta di amministratore pubblico".