Verdi: la variazione di bilancio e gli sprechi li pagano sociale e ambiente

Cronache dall'Emiciclo

03 Agosto 2011   14:05  

"Tagli al sociale; tagli ai Parchi e alle Aree protette (ma, magia della finanza creativa / lobbistica si trovano 150.000 euro per il ripopolamento della fauna ittica); taglio, veramente incomprensibile, alla prevenzione del rischio idrogeologico per circa due milioni di euro. Poi qualche briciola (100.000,00 euro!) alle persone sotto la soglia della poverta' (mentre l'ISTAT ci ripete spesso che questa fascia della popolazione italiana e abruzzese e' in forte aumento); briciole anche alla prevenzione degli incendi: 150.000,00 euro".

Cosi' il presidente dei Verdi in Consiglo regionale, Walter Caporale, commenta l'approvazione della manovra finanziaria. "In soldoni e in soldini - prosegue - sono queste le linee guida che hanno ispirato il progetto di legge della Giunta per la stabilizzazione finanziaria, approvato ieri in tarda serata dal Consiglio regionale. Certamente sono all'altezza del miglior figaro le sforbiciate inferte dalla manovra all'ambiente e al sociale.
Sara' allora per questo motivo che fa tanto piu' caso l'improvvisa anchilosi della mano dei proponenti quando si trattava di tagliare i costi della classe politica: pensate quanto doveva essere acuto l'irrigidimento dell'arto se hanno potuto tagliare soltanto 10.000,00 euro (diecimila!) al capitolo di spesa per il funzionamento della Giunta regionale. D'altra parte e' questa la sola riduzione prevista per i cosiddetti 'costi della politica'.

Intanto - prosegue Caporale - continuano a prevedere una spesa di 100.000,00 euro per la fantomatica rassegna stampa della Regione; 120.000 euro per il Comitato regionale degli abruzzesi nel mondo (CRAM), quanto basta per due tre viaggi dei Consiglieri membri del Comitato per il mondo (alcuni dei quali in un recente viaggio in Sud America hanno preso il biglietto di prima classe).

Infine, ma non e' certo il caso di dire dulcis in fundo, c'e' lo scambio vergognoso tra condono edilizio dei sottotetti e finanziamento delle spese per i malati oncologici. A mio parere - afferma Caporale - non e' degno di un paese, che a chiacchiere si definisce 'moderno', continuare ad affidarsi a strumenti urbanistici come i condoni che, storicamente, hanno alimentato la spirale dell'illegalita' e delle aspettative indebite. Legare poi il condono al reperimento dei fondi per sostenere un settore cosi' importante e delicato della sanita' pubblica rende la vicenda, se possibile, ancora piu' vergognosa".


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