Concentrare impegno e sforzi affinché il Consiglio regionale consideri tra le questioni urgenti ed indifferibili la vicenda del reinserimento di 10 posti letto di ostetricia e ginecologia nella casa di cura Sanatrix dell'Aquila, del gruppo Villa Pini, di proprietà dell'imprenditore Vincenzo Angelini, indagato e accusatore nell'inchiesta sulla sanitopoli che ha decapitato, due mesi fà, la giunta regionale. E' uno dei passaggi del verbale sottoscritto nella riunione convocata all'Aquila sulla difficile situazione aziendale ed occupazionale della struttura. Tre ore si è protratto l'incontro. Presenti, il presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, l'assessore provinciale al Lavoro, Ermanno Giorgi, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, il direttore Regionale Sanità, Giampiero Di Cesare, il direttore Generale Asl dell'Aquila, Roberto Marzetti, il dirigente Amministrativo della stessa, Sabrina Di Pietro, rappresentanti di Cgil (Umberto Transatti, Dario Angelucci e Carmine Ranieri), Cisl (Gianfranco Giorgi e Mauirizio Testoni), Uil (Gino Antonietti) e Ugl (Giuliana Vespa). In particolare, i partecipanti chiederanno al Consiglio regionale di prendere in esame l'emendamento alle linee guida del Piano Sanitario 2007-2009 "che consentirebbe il reinserimento dei n. 10 posti letto di ostetricia e ginecologia della Casa di Cura Sanatrix tramite la soppressione del medesimo numero di posti assegnati al reparto di Ortopedia, specialità mai attivata all'interno della struttura e già presente nella struttura ospedaliera pubblica e privata della Asl dell'Aquila". I presenti si sono anche impegnati "affinché i lavoratori della Sanatrix, della struttura sanitaria SRP di Gignano e della SANSTENFAR di Pile possano avere in tempi brevi le loro spettanze salariali ed una prospettiva occupazionale". Il presidente della Provincia Pezzopane invierà il verbale al Commissario della Sanità, Gino Redigolo, in modo da concordare un incontro per chiarire la vicenda, "compresa la questione dei requisiti per l'accreditamento".
