Vertice Prefettura: convocato altro vertice con sindaci tra 48 ore

E' stato di allerta a L'Aquila, nell'Alto Aterno e nei monti reatini. L'ultima scossa di magnitudo 3.3 e che ha creato paura e indotto le persone a scendere nelle strade, si è verificata oggi pomeriggio alle ore 14 tra Montereale e Capitignano.
E poche ore dopo il prefetto Giovanna Maria Iurato ha indetto un vertice in Prefettura con il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, i rappresentanti degli enti locali dell'area soggetta allo sciame sismico, delle forze dell'ordine e dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Sul tavolo l'ipotesi di collocare container o individuare edifici sicuri a disposizione dei cittadini che vivono e dormono case non anti-sismiche. Necessario poi mettere a punto i piani di emergenza, e monitorare la sicurezza degli edifici pubblici e privati, molti ancora in attesa della classificazione del danno a seguito del sisma del 6 aprile. La decisione maturata è però quella di convocare un altro vertice tra 48 ore. Al nostro microfono i sindaci di Capitigano e Cagnano Amiterno.

La prefettura renderà noto con un comunicato stampa ulteriori  decisioni.

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, da parte sua ha invece fatto sospendere per 48 ore e l'attività dei cantieri nel centro storico e nelle frazioni dove si stavano effettuando interventi di messa in sicurezza ha ricordato in una nota stampa: a tutti i cittadini che è fatto divieto assoluto di entrare, per qualsiasi ragione, nelle case inagibili in categoria B (salvo caso di agibilità parziale), C, E e F sia del territorio della città che delle frazioni. Il primo cittadino ricorda inoltre che sono sconsigliate anche la sosta e il passaggio nelle adiacenze di edifici inagibili.

Il presidente della Regione  Gianni Chiodi, ha infine presieduto oggi pomeriggio una riunione con i responsabili della Protezione civile regionale avente lo scopo di conoscere, nei dettagli, la situazione sismica che sta interessando l'Alto Aterno. La Protezione civile regionale è stata dunque attivata allo scopo di fornire la massima assistenza alla popolazione interessata anche attraverso ai numeri verdi 800 861 018 - 800 860 146