"Vestire gli ignudi", un Pirandello molto attuale

Ersilia è una ragazza dalla vita difficilissima, trascorsa tra amori non corrisposti e fatti spiacevoli. I tanti ostacoli incontrati fin qui la spingono verso l'estremo gesto del suicidio e, mentre agonizza ad un passo dalla morte, racconta ad un quotidiano la sua esistenza, cambiandola e restituendo ai mezzi di comunicazione un'immagine di sè assai diversa dalla realtà.

Scampata per miracolo alla morte, la ragazza vorrebbe diventare come si è falsamente descritta nel corso dell'intervista, però non riesce a sopportare il peso della realtà e decide, per la seconda volta, di togliersi la vita. Stavolta con successo.

La storia di Ersilia, a parte il nome di lei decisamente fuori moda, profuma di attualità perchè questa vicenda somiglia molto a quella di Jade Goody, l'ex concorrente del Gf britannico che ha deciso di vivere pubblicamente la sua agonia. L'unica differenza sta nel fatto che il personaggio pirandelliano si confida con la carta stampata e non con la televisione (all'epoca ancora non c'era).

Rimane, comunque, la grande forza profetica di "Vestire gli ignudi" che, in tempi non sospetti, aveva già annusato il pericolo dell'invasione dei mass-media nel privato dei cittadini, comunque ben lieti di gettarsi loro in pasto. Proprio in virtù della grande modernità della piece, il regista Luca Fusco ha deciso di metterla in scena come fosse un reality show.

Le scenografie dello spettacolo sono state affidate a Fabrizio Plessi, un artista di fama internazionale in grado di dare una caratterizzazione astratta ed universale ad ogni sua creazione. Per il ruolo di Ersilia, invece, è stata scelta Gaia Aprea, una giovane attrice che, dopo aver interpretato personaggi goldoniani, classici ed elisabettiani, è pronta per il grande passo verso Pirandello, con un personaggio portato sulla scena seguendo le linee guida tracciate da Eleonora Duse.

"Vestire gli ignudi" sarà al Teatro Argentina di Roma fino al 13 marzo prossimo.


Francesco Balzano

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