Da Francavilla a S.Salvo, 140 chilometri di parco costiero, ora si possono aprire i cantieri. Grande soddisfazione per l'opzione d'acquisto firmata ieri a Roma, presso il Dipartimento per lo sviluppo delle Economie Territoriali, tra il presidente della Regione Chiodi, il presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio ed i vertici di trenitalia, dell'area di risulta dell'ex tracciato ferroviario sulla costa teatina.
Intesa trovata sui 7,5 milioni di euro che consentirà alla Provincia di Chieti di entrare in possesso delle aree dismesse e di avviare il progetto della via Verde lungo il litorale dei Trabocchi:
"E' un protocollo storico - ha affermato Di Giuseppantonio - perchè dopo due anni di trattative, Comuni, Provincia e Associazioni sposano una grande idea di turismo."
E pensare che la Ferrovie erano partite da una richiesta "monstre" di 50 milioni di euro: "Personalmente sono felice - prosegue Di Giuseppantonio - perchè ho cominciato ad interessarmi a questo progetto già dal 2007 quando ero sindaco di Fissacesia." Fondamentale per il buon esito della trattativa anche l'apporto del coordinatore del Dipartimento per lo sviluppo dell'economia territoriale, l'abruzzese Alessandro Di Loreto.
Tra le clausole i tempi di scadenza del contratto di compravendita che, se non saranno rispettati, costringerebbero la Provincia a restituire immediatamente le aree di risulta alle Ferrovie. Nel progetto sono previsti interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente con una forte limitazione per i nuovi fabbricati, oltre alla valorizzazione del paesaggio costiero e alla realizzazione di strutture di accesso al tracciato ciclopedonale.
"Sicuramente il risultato odierno é un passo avanti verso la definizione del progetto, ma occorrono i soldi per concretizzare le opere già progettate nel passato - spiega l'ex presidente della Provincia di Chieti Tommaso Coletti - nel frattempo la Provincia deve definire l'accordo di programma con i Comuni interessati al fine di rendere vincolanti le previsioni del progetto che tengono conto di uno sviluppo armonico dell'intera costa teatina.
Occore - conclude Coletti - che la regione Abruzzo mantenga gli impegni, altrimenti per la provincia di Chieti sarà solo un onere aggiuntivo".
